Una serie di eventi tra Parola, Arte, Musica e Incontri per festeggiare il 50° anniversario di Fondazione del Centro Culturale San Bartolomeo, il primo Centro culturale di ispirazione cristiana di Bergamo inaugurato il 28 ottobre 1970.
Di fronte alla chiusura di chiese, musei, cinema e teatri e alla sospensione di tutti gli eventi culturali il mondo della cultura ha cercato di reagire all’emergenza servendosi delle opportunità offerte dal web. In questa pagina, in continuo aggiornamento, sono raccolte risorse, strumenti e suggestioni accessibili online.
Sabato 8 febbraio in occasione della 42° Giornata Nazionale della Vita “Aprite le porte alla vita”, il teatro alle Grazie presenta “Pensieri ed emozioni. Poesie e racconti dal carcere”, una lettura espressiva di testi scritti dai carcerati di Via Gleno a cura di Silvio Bordoni, con Katia Cassella e Virginio Zambelli.
Un incontro con Yoon C. Joyce, attore bergamasco di origini coreane che testimonierà la sua esperienza nel mondo del cinema oltre gli stereotip e un workshop per introdurre al mondo del cinema, rinforzare le competenze e passioni di giovani aspiranti artisti con profilo o interesse interculturale.
Il programma della stagione teatrale di Sotto il Monte (BG).
Un laboratorio teatrale gratuito e aperto a tutti, per narrare la nostra identità composita, plurale e colorata. Non ci sono limiti di età, sesso, nazionalità, religione, lingua.
Tre statue lignee della Madonna di proprietà del Museo Diocesano saranno vestite con gli abiti della mostra “Una donna vestita di luce”, progetto del 2017 nato dalla collaborazione tra il Museo Bernareggi e la stilista bergamasca Cristina Gamberoni.
Per questo a conclusione della settimana giovannea c’è la presenza dell’Alto Commissario ONU per i Rifugiati, Filippo Grandi, che con la sua conferenza inaugurerà, il 12 ottobre, tra l’altro, la prima stagione del nuovissimo teatro Giovanni XXIII.
Il Centro Culturale San Bartolomeo riprende i suoi tradizionali cicli di conferenze con la volontà di essere luogo in cui le persone si ri-trovano per “fare cultura”: una cultura intesa come educazione permanente, come capacità di cambiare e di lasciarsi interrogare, di riflettere, di scoprire, di affascinarsi e infiammarsi.