Capitolo dei Canonici

Nell’alveo della riforma civile e religiosa carolingia, il vescovo di Bergamo Adalberto (894-929) istituzionalizzò la vita comune del clero al servizio della cattedrale cittadina di S. Vincenzo e della basilica di S. Alessandro e costituì la canonica di S. Vincenzo nell’anno 897 e, nel 908, quella di S. Alessandro.

Nacquero così i due Capitoli (da “caput”, capo, il vescovo, di cui sono al servizio) di S. Vincenzo e di S. Alessandro. I Capitoli sono organismi di collaborazione al vescovo sia nel campo pastorale-liturgico che in quello economico-politico. In particolare godevano, nel passato, della prerogativa di gestire la diocesi in sede vacante e di nominare il nuovo vescovo, almeno fino al 1251, quando il vescovo Algisio da Rosciate (1251- 1259) viene nominato direttamente dal Papa.

L’armonia tra le due istituzioni non fu sempre scontata. I due Capitoli si affrontarono soprattutto sul tema “ de matricitate”, cioè quale fosse la chiesa principale della diocesi. Si ebbe anche un processo nel 1187 che però non risolse la contesa che, stancamente, si protrasse fino al 1561, quando la basilica si S. Alessandro fu distrutta per la costruzione delle mura cittadine da parte di Venezia. In quell’occasione i due Capitoli furono unificati sotto il titolo di S. Alessandro e il nuovo Capitolo si insediò nella nuova cattedrale in costruzione sull’antica chiesa di S. Vincenzo, nel cuore di Città Alta.

I membri dei capitoli sono chiamati “ canonici” in quanto il loro ruolo è regolato secondo norme e canoni definiti. Oggi i canonici hanno un prevalente ruolo consultivo-liturgico e onorifico. Con il decreto di Papa Giovanni del 1958, godono del titolo e dei privilegi dei Protonotari Apostolici, cioè hanno il titolo di monsignori.

Il capitolo della cattedrale, riconosciuto civilmente, è iscritto dal 1987 nel Registro delle persone giuridiche presso il Tribunale di Bergamo.
La sede è a Bergamo, Passaggio Cà Longa, 3.

Al suo interno si distinguono canonici titolari, onorari ed emeriti. Tra i titolari hanno la precedenza le Dignità: Presidente, Arcidiacono, Prevosto, Arciprete, Teologo, Penitenziere e Segretario.