Note e indicazioni per le celebrazioni della Settimana Santa

INDICAZIONI GENERALI

Il triduo pasquale è il centro di tutto l’anno liturgico. In esso celebriamo il mistero salvifico della morte, sepoltura e risurrezione del Signore. Siamo tutti invitati ad unirci a Cristo per condividere la gioia del suo trionfo sul peccato e sulla morte.

In questo tempo, pur nelle limitazioni imposte, il Signore ci chiama nuovamente a celebrare la sua Pasqua che ardentemente desidera condividere con noi. Si valorizzino pertanto alcuni momenti particolari:

Le celebrazioni liturgiche del triduo pasquale

Per quanto riguarda il rito si segua quanto indicato (vedi indicazioni liturgiche specifiche per la Settimana Santa): sono state apportate alcune variazioni, tenendo conto dell’assenza dell’assemblea alle celebrazioni stesse.

Per le parrocchie di Rito Ambrosiano ci si attenga alle Indicazioni date dall’Arcidiocesi di Milano in data 26 marzo.

Si abbia cura che i fedeli, dalle loro case, possano seguire le celebrazioni liturgiche, sia a livello parrocchiale (laddove i mezzi di comunicazione lo consentono) che diocesano (le celebrazioni del Vescovo saranno trasmesse in diretta TV). Si indichi anche la possibilità di seguire le celebrazioni del Papa.

La preghiera in famiglia

Ogni famiglia è invitata a vivere nella preghiera i giorni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale in particolare.

L’Ufficio Catechistico ha predisposto alcune tracce per gesti semplici in famiglia reperibili a questo link.

L’UPEE per i bambini e i ragazzi continua la proposta del “Buongiorno Gesù” mentre per gli adolescenti e i giovani verranno predisposte le tracce per un momento di preghiera per la Veglia delle Palme – XXXV Giornata Mondiale della Gioventù, un ritiro e una Via Crucis. Il materiale sarà sul sito www.oratoribg.it.

Non si tralasci di suggerire la bella possibilità di pregare la liturgia delle ore, di recitare il santo rosario, affidando al Signore tutti gli ammalati e i defunti.

La confessione pasquale

Non essendo possibile celebrare il sacramento della riconciliazione nelle forme consuete, si inviti ciascun fedele a vivere un momento di richiesta di perdono. Ciò non sostituisce la riconciliazione sacramentale ma diventa occasione per affidarsi alla misericordia di Dio in questo tempo di prova. Come indica il Catechismo della Chiesa Cattolica (numeri 1451-1452): «quando si è sinceramente pentiti dei propri peccati, ci si propone con gioia di camminare nuovamente nel Vangelo e, per un’impossibilità fisica o morale, non ci si può confessare e ricevere l’assoluzione, si è già pienamente riconciliati con il Signore e con la Chiesa».

Pertanto ciascuno è invitato a pentirsi dei propri peccati, proponendo di camminare in una vita nuova. Ogni fedele esprima il suo pentimento (si suggeriscano le diverse formule di richiesta di perdono previste nel rito della confessione) si proponga di confessarsi appena possibile e scelga un gesto di penitenza che in qualche modo ripari al male commesso e rafforzi la volontà di servire il Signore.

Sono state predisposte alcune tracce per la celebrazione e l’esame di coscienza da vivere in famiglia con attenzioni particolari alle diverse fasce d’età. Sono reperibili sul sito www.oratoribg.it. a partire da martedì 7 aprile.

Si tengano inoltre in considerazione le indicazioni date dalla Penitenzieria

Apostolica in merito alle indulgenze.

Scarica il testo dall’omelia del Vescovo Francesco nella Via Crucis del 13 marzo in cui propone “i due doni”: la confessione di desiderio e la possibilità di benedizione reciproca.

La comunione pasquale

Non  essendo  possibile  ricevere sacramentalmente il  Corpo  e  il  Sangue di Cristo ogni fedele, affidandosi alla misericordia di Dio, è invitato ad unirsi spiritualmente alla celebrazione eucaristica e ad accogliere e riconoscere la presenza del Signore in lui. La preghiera per la “comunione spirituale” può costituire un prezioso aiuto per intensificare questo rapporto personale con il Signore risorto.

Scarica la propoosta di testo di preghiera.

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INDICAZIONI LITURGICHE PER LE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA E DEL TRIDUO PASQUALE


DOMENICA DELLE PALME
5 aprile 2020

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L’ingresso del Signore in  Gerusalermme viene commemorato in forma semplice (terza forma del Messale romano).

Celebrazione Eucaristica

Il sacerdote si reca all’altare, si esegue l’antifona d’ingresso con il salmo o un altro canto sul medesimo tema. Giunto all’altare, il sacerdote fa la debita riverenza, lo bacia, e si reca alla sede e rivolge il saluto al popolo; la Messa continua nel modo consueto. Segue la COLLETTA

Liturgia della Parola

La liturgia della Parola si svolge come di consueto:

  • Isaia 50,4-7
    Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare confuso.
  • Salmo 21
    Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
  • Filippesi 2,6-11
    Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.
  • Matteo 26,14-27,66 (è possibile anche la forma breve: Matteo 27,11-54)

Liturgia Eucaristica

La liturgia eucaristica si svolge come di consueto.


GIOVEDI’ SANTO
Messa nella Cena del Signore
9 aprile 2020

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Secondo un’antichissima tradizione della Chiesa in questo giorno sono vietate tutte le Messe senza il popolo (Messale Romano pag.135) Data la situazione la Congregazione  per  il  Culto  Divino  e  la  Disciplina  dei  Sacramenti  concede  ai sacerdoti la possibilità di celebrare “senza il popolo”.

Si omettono la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione. Sebbene non strettamente previsto, si suggerisce un breve rito per la reposizione del Santissimo Sacramento nel tabernacolo.

Si ricorda che in questa Messa si consacra anche il Pane per la Comunione del giorno seguente.

Riti di introduzione

I riti di introduzione si svolgono come di consueto.

Durante il canto dell’inno Gloria a Dio, si suonino le campane. Per motivi pratici si può anticipare il suono delle campane all’inizio della Santa Messa.

Liturgia della Parola

La liturgia della Parola si svolge come di consueto:

  • Esodo 12,1-8.11-14
    Prescrizioni per la cena pasquale.
  • Salmo 115
    Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.
  • 1 Corinzi 11,23-26
    Ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
  • Giovanni 13,1-15
    Li amò sino alla fine.

Si omette la lavanda dei piedi

Liturgia Eucaristica

La liturgia eucaristica si svolge come di consueto.

Reposizione del Santissimo Sacramenti

Fatta l’orazione dopo la Comunione il sacerdote, posto il Santissimo Sacramento sull’altare, si  inginocchia e sosta  qualche istante in silenzio in adorazione. Può recitare l’ultima parte dell’inno Pange lingua o altre preghiere di adorazione.
Il sacerdote ripone il Santissimo Sacramento nel tabernacolo.


VENERDI’ SANTO
Celebrazione della Passione del Signore
10 aprile 2020

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Nello spazio del presbiterio si collochi fin dall’inizio la Croce che verrà poi adorata durante la celebrazione. L’altare sia interamente spoglio.

Il sacerdote si reca all’altare e si prostra a terra o si inginocchia. Dopo alcuni istanti di preghiera in silenzio si reca alla sede dove dice l’orazione prevista.

Parte prima – Liturgia della Parola

La liturgia della Parola si svolge come di consueto:

  • Isaia 52,13-53,12
    Egli è stato trafitto per le nostre colpe.
  • Salmo 30
    Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.
  • Ebrei
    Cristo imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono.
  • Giovanni 18,1-19,42
    Passione del Signore.

Preghiera Universale

La decima intenzione “Per i tribolati” viene sostituita da quella qui riportata

X. Per i tribolati
Preghiamo, fratelli carissimi,
Dio Padre onnipotente,

perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente:
allontani la pandemia, scacci la fame,
doni la pace, estingua l’odio e la violenza,
conceda salute agli ammalati,

forza e sostegno agli operatori sanitari,
speranza e conforto alle famiglie,
salvezza eterna a coloro che sono morti.

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
conforto di chi è nel dolore, sostegno dei tribolati,
ascolta il grido dell’umanità sofferente:

salvaci dalle angustie presenti
e donaci di sentirci uniti a Cristo, medico dei corpi e delle anime,
per sperimentare la consolazione promessa agli afflitti.

Per Cristo nostro Signore

Parte seconda – Adorazione della Santa Croca

Il sacerdote prende la croce e la pone davanti all’altare e dice:

Adoriamo il legno della Croce,
al quale fu appeso il Cristo, Salvatore del mondo.

Il sacerdote genuflette davanti alla Croce e la bacia in segno di venerazione.

È bene sostare in silenzio dinanzi alla Croce qualche istante, oppure, soprattutto se i fedeli partecipano attraverso i mezzi di comunicazione, recitare alcune preghiere adatte o eseguire un canto.

Al termine del momento di adorazione la Croce viene riportata dove si trovava all’inizio.

Parte terza – Santa Comunione

Il sacerdote si reca all’altare, stende una piccola tovaglia (o anche solo il corporale) ed accende le candele. Si reca poi al luogo della custodia eucaristica e porta all’altare la Santa Eucaristia, consacrata il giorno precedente.

Il rito si svolge come di consueto:

Padre nostro
Comunione eucaristica
Orazione

La celebrazione termina con l’orazione sul popolo. Si reciti anche se il popolo non partecipa attraverso i mezzi di comunicazione, in quanto invocazione della benedizione di Dio su tutti.


SABATO SANTO
Veglia Pasquale
11 aprile 2020

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Nello spazio del presbiterio sia collocato il cero pasquale.

Parte prima – Lucernario

Il sacerdote esce dalla sacrestia e si reca in presbiterio accanto al cero pasquale con un lume acceso e dice:

Signore Gesù, in questa santissima notte sei passato dalla morte alla vita. Rivivremo la tua Pasqua, vegliando in preghiera. Signore, conferma in noi la speranza di partecipare alla tua vittoria sulla morte e di vivere con te in Dio Padre.

Breve momento di silenzio.

Il sacerdote prosegue dicendo:

O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva della tua gloria, fa’ che le feste pasquali accendano in noi il desiderio del cielo, e ci guidino, rinnovati nello spirito alla festa dello splendore eterno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il sacerdote attinge al lume ed accende il cero pasquale dicendo:

La luce di Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito.

Quindi si canta.

Cristo, luce del mondo. Rendiamo grazie a Dio.

Annunzio Pasquale
Il sacerdote proclama l’Exsultet. Si suggerisce la forma breve.

Parte seconda – Liturgia della Parola

Si proclamino le seguenti letture con il rispettivo salmo responsoriale. Dopo ogni lettura si reciti l’orazione prevista, come indicato nel Messale.

Prima lettura

  • Genesi 1,1-2,2 (è possibile anche la forma breve: Genesi 1,26-31)
    Dio vide quanto aveva fatto ed ecco era cosa molto buona.
  • Salmo 103
    Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

oppure:

  • Salmo 32
    Dell’amore del Signore è piena la terra.

Seconda lettura

  • Esodo 14,15-15,1
    Gli israeliti camminarono all’asciutto in mezzo al mare.
  • Salmo responsoriale da Esodo 15, 1-18
    Cantiamo al Signore, stupenda è la sua vittoria.

Terza lettura

  • Isaia 55,1-11
    Venite a me e vivrete; stabilirò per voi un’alleanza eterna.
  • Salmo responsoriale da Isaia 12, 2-6
    Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.

Epistola

  • Romani 6,3-11
    Cristo risorto dai morti non muore più.

Alleluia

Vangelo

  • Matteo 28, 1-10
    È risorto e vi precede in Galilea.

Parte terza – Liturgia Battesimale

Si rinviano i battesimi e si omettono la benedizione dell’acqua e l’aspersione. Si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali.

Parte quarta – Liturgia eucaristica

Si svolge come di consueto.