Care sorelle e fratelli, abbiamo ascoltato il Vangelo dei Magi: un racconto che l’arte, la letteratura, la musica hanno rappresentato in modi diversi. Un vero incanto. Il Vangelo dei Magi rappresenta una buona notizia per l’umanità: Dio è di tutti, Dio è per tutti.
Care sorelle e fratelli, alcuni pensieri a partire dal messaggio che il Papa dedica a questa giornata per la pace (la 58ma). È una giornata un po’ speciale perché si colloca all’inizio dell’anno giubilare.
Care sorelle e fratelli, in questa celebrazione vorrei ricordare alcuni eventi della vita della nostra diocesi. All’inizio dell’anno che sta concludendosi noi Vescovi di Lombardia abbiamo avuto la gioia di compiere la visita che periodicamente i Vescovi di tutto il mondo fanno alle tombe degli Apostoli e quindi a Pietro e al suo successore, il Papa.
Care sorelle e fratelli, ci proponiamo di essere pellegrini di speranza. Le pagine che abbiamo ascoltato ci parlano di un pellegrinaggio. Nella prima lettura una donna, una madre che va al tempio prima a chiedere un figlio e poi a donarlo al Signore.
Care sorelle e fratelli, stanotte il Santo Padre ha aperto la Porta Santa nella Basilica di San Pietro. Altre tre ne aprirà in questo periodo natalizio nelle grandi basiche che diventeranno meta del pellegrinaggio. Con queste aperture si inaugura il Giubileo ordinario che si celebra ogni 25 anni.
Care sorelle e cari fratelli, abbiamo ascoltato il Vangelo della nascita che ci porta a Betlemme, la terra di Gesù, una terra in questi mesi travolta dal dramma della guerra che diventa simbolo delle troppe guerre che insanguinano il nostro pianeta.
La memoria dei martiri rappresenta sempre un cristianesimo esigente, una profezia nei confronti di ogni approssimazione e pigrizia. Nello stesso tempo, la festa patronale assume i lineamenti di un cristianesimo dialogico, disponibile a ricercare e individuare risposte condivise alle attese e alle speranze di ogni persona umana.
Care sorelle e fratelli, cari sacerdoti, diaconi, seminaristi, la ricchezza della Veglia Pasquale è quanto stiamo sperimentando: ricchezza di parole e di segni come la luce, l’acqua, il pane e il vino.
Care sorelle e fratelli, il venerdì santo è contrassegnato da tanti riti tradizionali e la commemorazione della passione e morte di Gesù nella liturgia avviene in termini molto essenziali.