Cari fratelli, c’è qualcosa di provvidenziale nella collocazione particolare di questa celebrazione della Messa Crismale: la prossimità alla Pentecoste.
Care sorelle e fratelli, ben ritrovati a questo appuntamento di preghiera con il Santo Rosario nel mese di maggio. In questi mesi abbiamo pregato con intensità a partire da una prova che ci ha coinvolto tutti e che ha visto protagonisti tante persone che abbiamo ricordato di volta in volta in modo particolare.
On line gli audio delle omelie della seconda, della terza, della quarta, della quinta e della sesta domenica del Tempo di Pasqua.
Care sorelle e fratelli, ci ritroviamo per questa preghiera che ormai è diventata un nostro appuntamento. La preghiera del Santo Rosario quest’oggi la innalziamo a Maria e al Signore in un luogo che ci è molto caro: il nostro seminario diocesano.
Care sorelle e fratelli, iniziamo questa Eucaristia nel giorno della memoria di San Giuseppe lavoratore che è diventata la festa del lavoro, la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, una tradizione che in tutto il mondo si celebra. Le condizioni che stiamo tutti sperimentando da mesi non ci permettono di ritrovarci insieme.
Care sorelle e fratelli,
ci ritroviamo per questo momento di preghiera che sta diventando particolarmente caro a molti e soprattutto a me. Siamo in condizioni particolari, ma proprio questa particolarità ispira ancora più intensamente la nostra preghiera.
Care sorelle e fratelli, ci ritroviamo per questo momento di preghiera e quest’oggi pregheremo il Santo Rosario dalla Cappella delle Ghiaie di Bonate. Una cappella che è diventata punto di attrazione di moltissime persone che qui si rivolgono a Maria invocandola come Regina della Famiglia.
Care sorelle e fratelli, la pace sia con voi! Questo è il saluto di Gesù Risorto, il Signore! Lui viene in mezzo a noi! Viene in questa Cattedrale vuota in cui sto celebrando per tutti voi. Lui viene nelle vostre case, viene nella vostra esperienza di queste settimane di vita condivisa intensamente, a volte anche faticosamente, ma mi auguro pure gioiosamente.
Care sorelle e fratelli, in questi giorni, i riti del tutto particolari e affascinanti della Settimana Santa li abbiamo celebrati sempre con quella essenzialità a cui le circostanze ci costringono nella chiesa dell’Ospedale Papa Giovanni.
Care sorelle e fratelli, stiamo celebrando la commemorazione della Passione di Gesù in questo venerdì santo, nella Chiesa dell’Ospedale Papa Giovanni, dove ieri sera, nella cena del Signore, abbiamo iniziato il Triduo Santo, che ci consegna la testimonianza che segna la fede di noi cristiani.