Là dove finisce il buio

La Diocesi di Bergamo, in occasione di due importanti anniversari (gli 80 anni dalla morte di don Antonio Seghezzi e i 50 anni dalla scomparsa di don Bepo Vavassori), ha promosso lo spettacolo teatrale “Là dove finisce il buio“.

Dopo il suo debutto a Osio Sotto, lo spettacolo andrà in scena sabato 30 agosto, presso la chiesa parrocchiale di Premolo, paese natale di don Antonio.

Lo spettacolo, nato da un’attenta ricerca storica e prodotto da deSidera/Teatro degli Incamminati, con la coproduzione della Fondazione Adriano Bernareggi, è una narrazione viva e toccante che restituisce la forza di una testimonianza evangelica concreta e libera.

LÀ DOVE FINISCE IL BUIO

Dicembre 1943, Bergamo. Nella cella di un carcere c’è un uomo inginocchiato.
È Don Bepo Vavassori, che dà vita a un monologo che è insieme diario e preghiera. I ricordi si affollano: l’infanzia a Osio Sotto, l’incontro con il poeta Ungaretti sul fronte di guerra, la nascita del Patronato San Vincenzo, l’occupazione nazista e la rete di sostegno a rifugiati e partigiani. In una cella vicina, invisibile, è rinchiuso l’amico Don Antonio Seghezzi, arrestato per aver dato aiuto ai giovani renitenti alla leva. Una storia di fede e amicizia che si intreccia con quella di altri protagonisti della Resistenza bergamasca, come Betty Ambiveri e Don Andrea Spada.