Come ogni anno il Centro Culturale San Bartolomeo riprende i suoi tradizionali cicli di conferenze con la volontà di essere luogo in cui le persone si ri-trovano per “fare cultura”: una cultura intesa come educazione permanente, come capacità di cambiare e di lasciarsi interrogare, di riflettere, di scoprire, di affascinarsi e infiammarsi.
L’Amore è il tema scelto per l’Anno sociale 2019-2020, seguito naturale di quello dell’anno scorso, la comunità. “Mio peso è il mio amore” scrive Agostino nelle Confessioni: ciò che amiamo ci attrae e perciò l’amore è slancio verso il bene. Ma l’amore è anche rischio, fedeltà mai scontata, e responsabilità, farsi responsabili del prossimo, prendercene cura.
Oltre ai classici cinque cicli verranno ospitate, in fraterna collaborazione con le ACLI, due conferenze che li integrano come meglio non si potrebbe.
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Nel 2020 inoltre, il Centro compirà 50 anni di vita e verrà festeggiato la settimana dopo Pasqua, con la consapevolezza che non si tratta tanto di ricordare, o di autocelebrarsi, quanto di ringraziare e continuare con rinnovato slancio.
Il primo dei cinque cicli di incontri sarà quello dedicato alla pastorale sociale, “Migranti. Quale risposta a un fenomeno globale”. Il fenomeno migratorio dà infatti luogo a molte discussioni; discussioni che si dovrebbero fondare su un’informazione accurata e un’analisi il più possibile precisa del fenomeno. Non si può vivere senza emozioni, ma non possono essere le emozioni (in particolare quelle negative come la paura o la rabbia) a determinare le decisioni da prendere in questa delicatissima materia.
Ma “fenomeno” è un termine astratto: come ci ricorda il motto della 105° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, indetta per il 29 settembre (“Non si tratta solo di migranti”), i migranti sono prima di tutto persone, volti, storie. Persone che decidono, o sono costrette a lasciare la loro terra, per cercare una vita più umana, e altre persone, più fortunate, che le accolgano.
Un missionario comboniano in Congo, un collaboratore dell’Ufficio Migranti della nostra Diocesi e il noto e molto apprezzato sondaggista bergamasco Nando Pagnoncelli, aiuteranno a maturare una convinzione circa la risposta da dare, come cittadini e come cristiani, a questa sfida.