In dialogo con Corrado Benigni, Presidente di Bergamo Festival e Giuliano Zanchi, Direttore Scientifico, il Maestro delle «cancellature» discuterà su «Quel che resta di Dio».
L’evento è all’interno delle iniziative di Aspettando il Festival della Pace di Brescia e segna l’inizio di una partnership tra le due manifestazioni in vista di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura 2023.
Artista concettuale e pittore – ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista – Emilio Isgrò è uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti a livello internazionale. Le «cancellature» di Emilio Isgrò – realizzate su libri ed enciclopedie, sulle cui pagine rimangono leggibili solo alcuni termini guida – hanno sollevato una questione che va oltre il mondo dell’arte e della letteratura: quale efficacia espressiva ha la parola umana, in una società in cui predomina la comunicazione virtuale? Cancellare non vuol dire distruggere, ma sottolineare le oscillazioni della parola tra essere e non essere, in un continuo mutamento che il mondo globalizzato sembra voler dimenticare. Indagare «Quel che resta di Dio» – come recita il titolo di una raccolta di poesie dell’artista siciliano (Guanda, 2019) – significa per prima cosa riflettere sulle effettive possibilità di nominarLo, ancora, nell’epoca presente.
Ingresso gratuito su prenotazione a questo link.