La stagione di prosa e non solo del nuovo Teatro Giovanni XXIII di Sotto il Monte si apre con uno spettacolo, o meglio un viaggio, attraverso i misteri dell’universo.
ACROSS THE UNIVERSE. Parole, immagini, scatole sonore, musiche originali, per viaggiare nel cosmo, come uno spiraglio nell’incommensurabile vastità dell’Universo, vuole rievocare 50 anni dopo la Lunga Notte della Luna (luglio 1969) ricordando alcune delle fasi salienti che ci hanno portati sul “mare della Tranquillità.” I suoni creati dalle emissioni radiomagnetiche captate da Voyager 1, Voyager 2, Cassini e le voci dei protagonisti della missione Apollo 11 si intersecano creando sonorità avvolgenti e raccontando alcuni capitoli dell’avventura dell’Uomo nello Spazio: una riproposizione di suggestioni raffinate per avvolgere di poesia i misteri del Cielo.
L’antesignano Somnium Scipionis di Cicerone rivive nelle parole attuali di Stephen Hawking su quanto l’era Spaziale abbia donato all’Umanità: «Quando vediamo la Terra dallo Spazio ci vediamo come un Tutto, vediamo l’Unità e non le divisioni. È un’immagine così semplice dotata di un messaggio così affascinante. Un pianeta, una razza umana!».
L’appuntamento è fissato per sabato 23 novembre alle 20:30. “Across the universe” è una produzione fra le più recenti dell’Associazione Culturale Progetti e Regie, ideata da Sara Poli, in collaborazione con la violoncellista Daniela Savoldi e Laura Mantovi, autrice e interprete.