Giovedì 19 settembre, alle ore 18, avrà luogo nella splendida cornice del Palazzo Bassi Rathgeb, la giornata organizzata dalla Famiglia Arrigoni in collaborazione con la Fondazione Adriano Bernareggi e numerose personalità che ebbero il piacere di collaborare con mons Arrigo Arrigoni, che tornò alla casa del Padre il 12 agosto del 2009.
Sacerdote di primaria importanza nella vita della Diocesi di Bergamo, per moltissimi anni don Arrigo fu cerimoniere vescovile e maestro dei sacri riti in Cattedrale (1976-93), addetto (1978-80) e poi direttore dell’Ufficio liturgico diocesano (1980-93), membro del Consiglio Presbiterale diocesano (1981- 85), soprintendente della basilica di Santa Maria Maggiore (1988-97), membro del Consiglio Pastorale diocesano (1992-93). Nel 1993 era stato nominato delegato vescovile per le attività economiche e i beni culturali (1993-2001) e contemporaneamente assistente morale diocesano dell’Ucid-Unione cattolica imprenditori e dirigenti d’impresa (2000-2008) e vicepresidente della Sesaab, la società editrice de L’Eco di Bergamo. Nel 1999 era giunta anche la nomina a canonico del Capitolo Cattedrale, diventandone prevosto l’anno successivo. Nel 2001 monsignor Arrigoni era stato nominato parroco della parrocchia del Duomo.
Mons. Arrigoni fu quindi al servizio di ben quattro vescovi: Clemente Gaddi, Giulio Oggioni, Roberto Amadei e Francesco Beschi, che ebbero per lui stima e grande fiducia.
Durante tutta la vita don Arrigo fu costruttore di progetti improntati alla fraternità cristiana, al servizio dei poveri e alla cura dello strumento culturale come frontiera di una nuova evangelizzazione.
Amante dell’arte come espressione dell’ispirazione divina, verrà ricordato alla presenza di numerose autorità cittadine con la presentazione del nuovo volume a firma di Simone Facchinetti “Terre di confine. Arti figurative a Bergamo nel Rinascimento (e oltre)” edito dall’Officina Libraria Editore.
Ospite d’eccezione, a introdurre il testo sarà Marco Tanzi, importantissimo studioso di Storia dell’Arte e docente presso l’Università del Salento.
Per l’occasione sarà possibile ammirare il prezioso nucleo di 41 preziose incisioni del XVI e XVII sec. (assortite nella tecnica tra xilografie, bulino ed acquaforte) di autori quali Luca di Leida, Albrecht Durer, Hans Sebald Beham, Anton Wierix, Jacques Callot, Rembrandt Harmenszoon van Rijn, che furono acquisite dal Museo Adriano Bernareggi come donazione dalla Famiglia Arrigoni in memoria di don Arrigo, che fu proprietario di questa importantissima collezione.