Domenica 21 maggio la si celebra la 57ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dal titolo “Parlare con il cuore”.
Parlare col cuore. «Secondo verità nella carità» (Ef 4,15) è il tema del Messaggio di Papa Francesco per la giornata. “È il cuore che ci ha mosso ad andare, vedere e ascoltare ed è il cuore che ci muove a una comunicazione aperta e accogliente. Dopo esserci allenati nell’ascolto, che richiede attesa e pazienza, nonché la rinuncia ad affermare in modo pregiudiziale il nostro punto di vista, possiamo entrare nella dinamica del dialogo e della condivisione, che è appunto quella del comunicare cordialmente.”
Come un sequel, il manifesto per l’animazione della 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali richiama quello dello scorso anno, aggiungendo spunti e nuove provocazioni. Firmato dall’artista contemporaneo Walter Capriotti e composto graficamente da Ottavio Sosio, il disegno rappresenta un mondo in bianco e nero, popolato da persone che si agitano, si perdono nel quotidiano o si isolano, tra le pagine del giornale o negli schermi di smartphone e computer.
Senza ascoltare. “Sembra che l’uomo si sia scordato di avere un cuore che va ascoltato e condiviso“, sottolinea Capriotti che, in questo quadro, inserisce un motivo di speranza che diventa impegno, assunzione di responsabilità: “C’è qualcuno che si arrampica lungo le funi di un mondo ‘mongolfiera’, pilotato da cuori e trasportato dal vento dell’amore, qualcuno che ha il coraggio di salire in cima per sedersi sul cuore della propria coscienza e riprendersela. Per ascoltare e parlare con la voce fraterna che solo il cuore possiede“. Promuovendo così quella comunicazione di pace evocata dai cuori rossi posti sull’Ucraina e sulla Russia.
“Nella semplicità degli elementi e nella linearità dei tratti, il manifesto è in continuità con il precedente“, spiega Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, ricordando che negli ultimi Messaggi per la Giornata papa Francesco ha indicato “il trittico che sta alla base di ogni azione comunicativa: ‘andare e vedere’, ‘ascoltare’, ‘parlare’“. “I verbi – osserva – disegnano azioni precise che partono dalle pulsazioni del cuore. Non basta mettersi in movimento se non si è disponibili ad ascoltare veramente prima di esprimersi con la parola“.
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