Corpus domini – Processione eucaristica – Patronato S.Vincenzo – Boccaleone

19-06-2014
Il cammino segnato dalle parole che Papa Francesco ha pronunciato nel Cenacolo, durante la recente visita in Terrasanta
 
Nel Cenacolo “è nata la Chiesa, ed è nata in uscita”. Dal Cenacolo “è partita con il Pane spezzato tra le mani, le piaghe di Gesù negli occhi e lo Spirito d’amore nel cuore”.
 
Non basta uscire vincendo ogni paura e soprattutto ogni pigrizia, ma il Papa, con quelle parole, indica uno stile che rivela anche le intenzioni di questa uscita.
 
Uscire significa“mostrare l’Eucaristia”: l’Eucaristia non si può dimostrare, ma si può mostrare.
 
Il paradosso del “nascondimento processionale”: l’Eucaristia è nascosta, ma il popolo che si è nutrito, trasformato nel Corpo storico di Cristo la mostra.
 
Come: camminando con il Pane spezzato tra le mani, le piaghe di Cristo negli occhi, lo Spirito d’amore nel cuore.
 
Una Chiesa che esce lungo le vie degli uomini portando del pane che è stato spezzato nell’Eucaristia e che continua a spezzare per tutti nella vita.
 
Il gesto di Cristo celebrato dai suoi discepoli riuniti e illuminati proprio da esso, viene mostrato in una condivisione radicale con tutti. Presenze, come il Patronato, Comunità Ruah, Casa Gabrieli, Albergo popolare, Fondazione Angelo custode, Comunità Kairos, Oasi Gerico … mantengono la loro carica profetica a partire dal gesto di Gesù e come il suo gesto si espongono ad ogni incomprensione o strumentalizzazione. Nello stesso tempo ci provocano ad una cultura diffusa, ad una responsabilità condivisa, a scelte sociali e politiche che non possono alimentare o addirittura incentivare le condizioni a cui poi si chiede di rispondere con il gesto generoso.
 
Lungo il cammino abbiamo avvicinato i luoghi della cura e dell’istruzione: una risposta competente e “giusta”; una risposta che non può alimentarsi solo ai criteri della scienza e della sostenibilità economica, ma inevitabilmente ad una visione dell’uomo, che per evitare le secche dell’ideologia, può alimentarsi solo ad un’ispirazione più grande dell’uomo stesso.
 
Mostrare l’Eucaristia è mostrare l’apertura radicale dell’uomo in direzione di una ricerca che lo porta continuamente a superarsi.
 
Il pane non è separato dal vino, il corpo dal sangue: con le piaghe di Cristo negli occhi. Nella canonizzazione di Papa Giovanni, Papa Francesco parlava delle piaghe mostrate dal Risorto all’incredulo Tommaso e diceva che non rappresentano la dimostrazione dell’esistenza di Dio, ma dell’amore di Dio che guarisce le piaghe umane, trasformandole con l’amore.
 
Con lo Spirito d’amore nel cuore: mostrare l’Eucaristia è mostrare la sua forza capace di plasmare una comunità umana nuova, determinata dalla carità incarnata in relazioni umane ma generata dalla comunione di Dio. Non basta la comunione tra noi, la stessa comunione con Dio, ma è necessaria la comunione di Dio accolta con fede. Solo questa è capace di colmare quel vuoto che in maniera diffusa ci circonda e in maniera drammatica ci ingoia.