In questo periodo di emergenza sanitaria la passione e la creatività pastorale hanno dato vita a nuove possibilità di comunicazione e contatto con i ragazzi e le famiglie, rendendo possibile una peculiare modalità di vicinanza e presenza, consentendo un preziosissimo “esserci” della comunità.
Lo strumento privilegiato per superare le distanze è stato l’utilizzo ancora più intenso ed intensivo delle modalità on-line, video-chiamate, chat di gruppo, scambio di video, immagini, foto: strumenti davvero utili ed efficaci per continuare a condurre attività di gruppo a distanza, stimolare la spiritualità e la riflessione dei ragazzi, alimentare lo “stare insieme”.
Passata la prima fase di emergenza, resta forte la prospettiva di un periodo non breve di prudenza e distanziamento che potrebbe prolungare per tutto il tempo dell’estate una modalità pastorale e di interazione con i minori con largo uso di strumenti social, chat e video-call.
Proprio perché tutta questa preziosità venga valorizzata, e considerando che tale modalità di interazione non sarà più solo emergenziale – come lo è stata sinora – ma continuativa, si suggeriscono alcune attenzioni affinché questa presenza accanto ai minori e alle loro famiglie sia sicura e prudentemente accompagnata:
- Il parroco e/o il referente pastorale vanno sempre informati circa l’iniziativa di video chiamate di gruppo da parte di educatori e animatori “a nome della parrocchia”.
- Per ragioni di trasparenza e responsabilità, è sempre necessario che i genitori o il genitore convivente sia informato dell’attività online anche solo mediante l’invio di una mail alla famiglia che avvisi circa le nuove modalità di contatto con i minori e con la quale si chieda un riscontro per accettazione (riscontro da conservare) ovvero per esprimere la propria opposizione, nel qual caso non sarà possibile proseguire il contatto con il minore.
- Opportuno che – in caso di video chiamate di gruppo – il giorno e l’orario siano sempre gli stessi, senza continuare a modificare orari e appuntamenti, e che questi siano chiaramente esplicitati ai genitori.
- È bene aver consapevolezza che una video chiamata di gruppo è una finestra aperta all’interno delle case e delle famiglie: si consigliano orari opportuni, meglio se nel tardo pomeriggio o nell’immediato dopo cena a seconda dell’età dei minori, e comunque in una fascia oraria che garantisca la presenza in casa del/dei genitori.
- Del tutto opportuno che il numero di educatori presenti ad ogni riunione on-line debba essere almeno di due, possibilmente maggiorenni (almeno uno) e comunque pienamente affidabili.
- Gli educatori/catechisti/animatori conduttori della videoconferenza devono mantenere, anche in questa modalità di relazione a distanza, un comportamento adeguato e consapevole del loro ruolo educativo; siano resi consapevoli del necessario comportamento rispettoso e delicato nell’entrare virtualmente nella casa altrui, e che anche una videochiamata consente anche di “entrare” e guardare gli spazi propri dell’abitazione dell’educatore.
- L’incontro on-line non abbia una durata eccessiva, ma quella strettamente necessaria per la specifica finalità della convocazione.
- L’educatore che conduce l’incontro si faccia garante che ci si attenga agli argomenti stabiliti e che eventuali comportamenti inopportuni vengano adeguatamente gestiti.
- Si raccomanda di non registrare, né conservare, né diffondere immagini di minori pervenute in occasione di contatti via social, tantomeno immagini o registrazioni delle stesse videochiamate considerato che queste sono una “finestra aperta” nella casa di ciascuno.
- In particolare si raccomanda di non pubblicare e non diffondere materiale video prodotto dai minori in cui compaiano i minori stessi.
- Non si sottovalutino eventuali segnali di disagio da parte del minore, rispettando la sua contrarietà all’uso di comunicazioni a distanza.
- È sconsigliabile l’uso di videochiamate tramite applicazioni social quali Whatsapp o Facebook; meglio usare piattaforme di videoconferenza (google meet, zoom e simili). Il link di invito alla videochiamata va inviato personalmente ai destinatari, e non reso pubblico sulle pagine social parrocchiali.
Utile che il sacerdote o il referente dell’attività pastorale con minori provveda a far sì che tutti gli educatori convolti – specie se giovani – ricevano qualche minima ed essenziale indicazione anche pedagogica su come comportarsi nell’utilizzo del web e dei social in questa particolare fase pastorale.
Sul sito del servizio diocesano www.tutelaminoridiocesibg.it è possibile trovare materiale, videoclip, grafiche e schede di sintesi.