Parrocchie – Indicazioni per il contributo energia al terzo settore

Gli enti del Terzo settore possono richiedere i contributi per arginare l’aumento del costo dell’energia e gas naturale, a seguito della crisi in Ucraina.
Fino alle ore 12 del 12 dicembre 2023 sarà aperta la piattaforma informatica gestita da lnvitalia che permetterà di accedere ai fondi stanziati dal cosiddetto “Aiuti ter” (dl n. 144/2022), convertito dalla legge n. 175 del 17 novembre 2022.

Ai fini della compilazione del modulo di richiesta è necessario disporre di un indirizzo PEC attivo ed intestato al soggetto richiedente per compilare l’istanza sulla piattaforma telematica lnvitalia indicando gli importi delle fatture per l’acquisto di energia elettrica e/o termica relativamente al terzo trimestre 2022.

Quali enti possono presentare domanda?
Possono richiedere il contributo gli enti iscritti al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale coinvolte nel processo di trasmigrazione al Runts, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte alla relativa anagrafe e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Saranno ammessi al contributo gli enti del Terzo settore che hanno subìto un incremento dei costi energetici e gas naturale nei primi tre trimestri dell’anno 2022 rispetto al corrispondente dell’anno 2021 pari o superiore al 20% e saranno rimborsabili fino ad un massimo dell’80%. In ogni caso, l’importo massimo del rimborso per ciascun ente non potrà superare 30 mila euro.

Tempistiche e criteri per erogazione contributo
Entro l’11 febbraio 2024, il Ministero del Lavoro adotterà il provvedimento di individuazione degli enti ammessi al contributo, sulla base dell’elenco stilato da lnvitalia spa, secondo un ordine decrescente a partire dalla maggiore percentuale di incremento dei costi subito dall’ente, e dando priorità, a parità di percentuale, al maggiore importo del costo sostenuto.
Il contributo a fondo perduto è calcolato applicando all’incremento del costo, al netto dell’Iva una percentuale di riconoscimento così determinata:

  • percentuale di incremento del costo pari al 100% o maggiore: percentuale di liquidazione 80% dell’incremento;
  • percentuale di incremento del costo compresa tra il 99,99% e l’80%: percentuale di liquidazione 70% dell’incremento;
  • percentuale di incremento del costo compresa tra il 79,99% e il 60%: percentuale di liquidazione 60% dell’incremento;
  • percentuale di incremento del costo compresa tra il 59,99% e il 40%: percentuale di liquidazione 50% dell’incremento;
  • percentuale di incremento del costo compresa tra il 39,99% e il 20%: percentuale di liquidazione 40% dell’incremento.

Il contributo non è riconosciuto per incrementi inferiori al 20%.

L’Ufficio Affari Economici della Curia è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Il centro servizi diocesano Alex Servizi è disponibile per offrire consulenza relativamente alla valutazione dei requisiti e presentazione della domanda di contributo.

Scarica la circolare per le parrocchie.

Alex Servizi
telefono 035 358011 – email: info@alexservizi.it