Alcune indicazioni particolari per il passaggio in zona gialla tra le norme di tutela stabilite dal Governo che restano comunque in vigore come nei giorni scorsi.
L’orario di termine di celebrazioni e incontri dovrà sempre essere tale da consentire ai partecipanti il rientro alla propria abitazione entro le ore 22.
L’apertura degli spazi comuni dell’oratorio è consentita solo all’esterno, dove si può stare seduti a un tavolo al massimo in 4 persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza di 1 metro è da tenere sempre, comunque, in ogni circostanza.
Per tutti gli incontri, di catechesi, animazione, formazione, gruppi vari, si abbia attenzione alla capienza massima degli spazi interni, facendo tenere sempre la mascherina e le distanze, evitando contatti tra i presenti o assembramenti, curando pure gli spostamenti e assicurandosi la tracciabilità dei presenti. Determinante è la capienza in rapporto all’ampiezza e al numero dei partecipanti a distanza di 1 metro. Resta l’invito all’opzione della modalità a distanza on-line.
Il bar dell’oratorio può essere aperto quindi solo per erogazione fino al 1 giugno. Non si può stazionare all’interno.
Non sono possibili aperture generiche e la concessione di spazi per incontri familiari o feste.
Le attività sportive seguono le indicazioni ministeriali secondo le note del CSI.
Le celebrazioni di Messe nei quartieri e Rosari per il mese di maggio sono permesse solo in modo stanziale, in accordo col Sindaco essendo luogo pubblico, garantendo distanziamento e la cura di evitare assembramenti prima e dopo.
I cortei e le processioni restano vietati, anche per i sacramenti. Fa eccezione, se proprio, previa autorizzazione del Sindaco, un gesto simbolico in occasione di particolari feste o tradizioni, compiuto dal sacerdote con il simulacro, accompagnato dalle persone strettamente necessarie per il servizio.
Per tutte le altre celebrazioni (non solo eucaristiche) rimangono valide le indicazioni date in precendenza:
- il numero della capienza, calcolato nel metro di distanza frontale e laterale per posto, va indicato sulle porte della chiesa. Si fa nota che il numero complessivo va rispettato anche concedendo ai “congiunti” di sedersi vicino (quindi non aumenta la possibilità di capienza totale, semplicemente “sposta” posti pieni o vuoti, ma non ne aggiunge);
- si faccia attenzione che non si creino assembramenti sia prima che dopo;
- si abbia attenzione al distanziamento e agli spostamenti anche sul presbiterio;
- le mascherine devo essere tenute da tutti i fedeli e per tutto il tempo della celebrazione (il celebrante la indossi negli spostamenti e possibilmente nei momenti in cui non parla);
- le particole per i fedeli sull’altare siano protette con coperchio o palla;
- per la distribuzione della comunione (solo nelle mani) si prediliga che sia il sacerdote a passare tra i banchi, dopo aver messo la mascherina e igienizzate le mani, in caso di corteo verso l’altare si curi la distanza di almeno un metro e mezzo tra le persone;
- il bacio a reliquie o a oggetti di devozione, non è permesso;
- la CEI ha indicato come proposta di “gesto di pace” la possibilità di valorizzare lo sguardo reciproco, “volgendo gli occhi per intercettare quelli del vicino e accennando un inchino”, senza che ci sia alcun contatto o violazione della distanza di sicurezza.
- i coristi abbiano lo specifico distanziamento di 2 metri tenendo la mascherina per i canti.
Il sacramento della penitenza sia celebrato in luoghi ampi e areati, che consentano sia il distanziamento che la riservatezza. Sacerdote e fedele indossino sempre la mascherina.
La visita ai malati da parte dei sacerdoti è possibile con prudenza, previo accordo con i familiari e con le adeguate attenzioni. Per l’unzione dei malati si usi un batuffolo di cotone.
Per approfondimenti consulare le note dell’Osservatorio Giuridico Legislativo Regionale:
Data la variabilità delle norme e delle situazioni specifiche, qualora ci fossero aggiornamenti verranno comunicati.
La Segreteria Generale è a disposizione per ogni necessario chiarimento, rimandando in caso agli specifici uffici di Curia per le proprie competenze.
Clicca qui per consultare anche tutte le disposizioni e indicazioni precedenti.