In occasione del passaggio della Lombardia in “fascia arancione” da domenica 24 gennaio si vogliono ricordare alcune indicazioni tra le norme vigenti.
L’orario di termine di celebrazioni e incontri dovrà sempre essere tale da consentire ai partecipanti il rientro alla propria abitazione entro le ore 22.
Per le celebrazioni (non solo eucaristiche) si ricorda e si segnala:
- si faccia attenzione che non si creino assembramenti sia prima che dopo;
- si abbia attenzione al distanziamento e agli spostamenti anche sul presbiterio;
- le mascherine devo essere tenute da tutti e per tutto il tempo della celebrazione;
- le particole per i fedeli sull’altare siano protette con coperchio o palla;
- per la distribuzione della comunione (solo nelle mani) si prediliga che sia il sacerdote a passare tra i banchi, dopo aver messo la mascherina e igienizzate le mani, in caso di corteo verso l’altare si curi la distanza di almeno un metro e mezzo tra le persone;
- il bacio a reliquie o a oggetti di devozione, non è permesso;
- i coristi rispettino lo specifico distanziamento di 2 metri frontali, tenendo la mascherina anche durante i canti
- il numero della capienza, calcolato nel metro di distanza frontale e laterale per posto, va indicato sulle porte della chiesa. Si fa nota che il numero complessivo va rispettato anche concedendo ai “congiunti” di sedersi vicino (quindi non aumenta la possibilità di capienza totale, semplicemente “sposta” posti pieni o vuoti, ma non ne aggiunge);
- i cortei (funebri o di ogni altro tipo) e le processioni non sono possibili.
Il sacramento della penitenza sia celebrato in luoghi ampi e areati, che consentano sia il distanziamento che la riservatezza. Sacerdote e fedele indossino sempre la mascherina.
La visita ai malati da parte dei sacerdoti è possibile con prudenza, previo accordo con i familiari e con le adeguate attenzioni. Per l’unzione dei malati si usi un batuffolo di cotone. Si sconsiglia la visita da parte dei ministri straordinari della comunione.
Nota esplicativa
Le restrizioni del DPCM per la zona arancione a alto rischio, che limitano in modo esplicito spostamenti e incontri occasionali (cfr. attività di ristorazione o commerciali o culturali o sportive), hanno l’intento di evitare aperture generiche senza specifici motivi, soprattutto nei riguardi degli adulti che hanno maggiori interazioni con difficile tracciabilità. Il principio di fondo resta che si dia sempre priorità alla modalità di incontro a distanza on-line. Comunque, a determinare le possibilità, dove il DPCM concede “eccezioni” in presenza, sono la capienza degli spazi in base all’ampiezza, in rapporto al numero dei partecipanti, insieme alla garanzia del rispetto delle disposizioni di sicurezza. Variando in base alla situazione e al momento specifico non è quindi possibile una dettagliata casistica. Si ricorda che la segnalazione di denuncia può comportare reato penale, oltre che la sanzione (per il titolare e i partecipanti) e la chiusura degli spazi.
La catechesi per l’iniziazione cristiana e per gli adolescenti e i giovani, le attività di animazione e le proposte di dopo-scuola sono possibili in presenza. Qualora si decida che siano in presenza, si abbia attenzione alla capienza massima dell’aula, facendo tenere sempre la mascherina e le distanze, evitando contatti tra i presenti o assembramenti, curando pure gli spostamenti. È consigliabile che i ragazzi entrino ed escano contingentati e possibilmente con percorsi differenziati. Le presenze siano segnate scrupolosamente per la necessaria tracciabilità. Per le modalità di animazione si possono seguire le indicazioni a suo tempo date per “summerlife”.
La catechesi e gli incontri di formazione per gli adulti (ad esempio anche riunioni per genitori e percorsi per fidanzati) siano solo in modalità a distanza on line.
Le riunioni dei consigli parrocchiali siano in modalità a distanza on line. Solo se necessario si facciano in presenza (con le debite tutele), ma si fornisca comunque la possibilità di intervenire a distanza on line a chi lo desidera.
La libera frequentazione di spazi dell’oratorio (compreso bar, campi, cortili) è sospesa.
Le attività sportive possono essere svolte esclusivamente all’aperto senza l’uso degli spogliatoi, fermo restando il rispetto del distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Pertanto, sempre all’aperto, sarà possibile solo svolgere a livello individuale gli allenamenti e le attività sportive per le categorie che il ministero dello sport ha individuato. Anche gli allenamenti per sport di squadra, parimenti, potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e previo rispetto del distanziamento.
Non sono possibili:
- spettacoli, proiezioni, concerti;
- iniziative che prevedono pernottamenti o pasti (come “convivenze” o campi-scuola);
- gite “di gruppo” giornaliere;
- somministrazione o vendita di alimenti;
- convegni, dibattiti, presentazioni (in chiesa o in sale);
- concessione di spazi per gruppi vari, assemblee, attività, feste, corsi.
È possibile la concessione di spazi per vaccini.
Le foto di gruppo sono possibili mantenendo la distanza di 1 metro e la mascherina.
Caritas: non c’è distribuzione centralizzata dei pacchi e continua a valere quanto indicato a novembre nella specifica lettera inviata ai parroci.
Data la variabilità delle norme e delle situazioni specifiche, qualora ci fossero aggiornamenti verranno comunicati.
La Segreteria Generale è a disposizione per ogni necessario chiarimento, rimandando in caso agli specifici uffici di Curia per le proprie competenze.
Clicca qui per consultare anche tutte le disposizioni e indicazioni precedenti.