Un trittico che si completa: dopo “Un cuore che ascolta” e “Uno sguardo che genera”, il nuovo cammino che il Vescovo Francesco traccia per la nostra diocesi è “Una voce che invia”.
Partendo dall’immagine di una donna, la Maddalena, che alla mattina di Pasqua porta l’annuncio della risurrezione agli Apostoli chiusi paurosi nel cenacolo, scrive: “Con questa lettera intendo dare compimento ad un percorso triennale dedicato alla relazione tra Comunità cristiana e giovani. Non ci siamo domandati soltanto che cosa la Chiesa può fare per i giovani, ma anche che cosa i giovani possono fare per la Chiesa”.
Il mandato per il nuovo anno pastorale ha come orizzonte vitale quello della riforma della diocesi che al posto dei vicariati ha visto nascere le Comunità Ecclesiali Territoriali (CET), che vedono i laici protagonisti di un dialogo con il territorio, accanto alle Fraternità Presbiterali.
Cinque laici, rappresentanti delle diverse terre esistenziali, hanno presentato la loro esperienza in questi primi mesi, riletta secondo le indicazioni della nuova lettera pastorale.