Sabato 13 settembre 2025 durante l’Assemblea Diocesana è stata presentata la prima edizione del Bilancio di Missione “La Chiesa di Bergamo al servizio della vita“.
“La prima parola è grazie. Grazie a coloro che hanno redatto questo testo, ma soprattutto grazie ai protagonisti della storia che viene raccontata.
Viene da lontano il desiderio di condividere ampiamente le caratteristiche e le attività della Diocesi, nel segno della missione che è chiamata a svolgere per fedeltà al Vangelo. L’originalità,
l’abbondanza, la varietà e la complessità della vita diocesana rende impegnativa una sua rappresentazione sintetica e chiara. Questo è un primo passo, sicuramente migliorabile ma ugualmente importante, per corrispondere non solo alle attese di molti, ma soprattutto alla scelte che in questi anni la Chiesa sta compiendo a tutti i livelli.
Desidero dunque ringraziare tutti coloro che si sono impegnati nel realizzare questo primo bilancio di missione, ma ancor più tutti coloro che sono i protagonisti della vita di una Diocesi da sempre protesa al compito evangelico di annunciare, testimoniare e condividere il Vangelo.
La seconda parola è stupore per l’ampiezza della presenza, delle opere e delle iniziative realizzate nel tempo e quotidianamente dalla comunità diocesana.
Seppur in modo limitato, rispetto all’ampiezza evocata, la rappresentazione delle caratteristiche e delle attività della diocesi suscita un rinnovato stupore. Lo stile evangelico ci spinge a rifuggire da ogni esibizionismo: nello stesso tempo la consapevolezza dell’impegno e di ciò che comporta ci sospinge a benedire il Signore e tutti coloro che Lo assecondano nell’opera di evangelizzazione e di promozione della vita secondo il Vangelo, che caratterizza la molteplicità di presenze e di opere.
Si tratta, dunque, non di uno stupore compiaciuto, quanto di una consapevolezza che ci impegna a verifiche e rilanci che coinvolgano tutti.
La terza parola è responsabilità, soprattutto in relazione al futuro: la missione continua.
Abbiamo detto di verifiche e rilanci: si tratta di rinnovare il senso di responsabilità che investe tutto il Popolo dei battezzati. Sempre più avvertiamo, non solo per la diminuzione del clero e dei consacrati, che la missione della Chiesa è dono e compito di ogni battezzato, nella condizione concreta della sua vita e della sua presenza nel mondo. I cambiamenti radicali e veloci che investono questo passaggio storico, investono pienamente anche la nostra comunità diocesana: non si tratta di rimpiangere il passato, ma di disporsi a vivere evangelicamente il presente, seminando il buon grano per il futuro della Chiesa e del suo compito. Lo sguardo che si posa sulla rappresentazione di questo bilancio, deve poi sollevarsi dalle pagine e proiettarsi sulla vita di ciascuno e di tutti, illuminato dalla fede e dalla speranza che scaturiscono dall’esperienza quotidiana della carità.
La quarta parola è il “senso” delle opere e della loro narrazione.
L’espressione “bilancio di missione” non può essere ricondotta ad una pratica ormai diffusa da parte di ogni impresa: la nostra “missione” è del tutto originale e i bilanci non possono consistere soprattutto nei numeri. Soggetti, attività, iniziative, opere, risorse economiche sono tutti al servizio di una “missione” che ci supera e che prima di tutto dev’essere alimentata dalla fede. La lettura di queste pagine trova il suo criterio interpretativo non nel “peso” che la Diocesi ha nella storia e nella vita della nostra società, ma nella fede che nutre e rende ragione del nostro organizzarci ed agire.
Rinnovando la riconoscenza e la consapevolezza del primo passo, accompagno il lavoro con la Benedizione.“
+ Francesco Beschi







