Mercoledì 20 settembre i Vescovi della Lombardia hanno visitato la diocesi in occasione di Bergamo-Brescia Capitale della cultura.
Al mattino alle ore 11,30 a Sotto il Monte c’è stata la memoria dei due Papi Santi Giovanni XXIII e Paolo VI, in una Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Mario Delpini e concelebrata dal nostro Vescovo Francesco, dal Cardinale Oscar Cantoni vescovo di Como e dagli altri presuli che sono titolari delle dieci diocesi lombarde, insieme a quelli residenti perché nativi o emeriti. La loro presenza è stata un momento di condivisione comunitaria, di incontro sinodale, di dialogo con le realtà e con le persone che ne sono protagonisti nella quotidianità. Per questo non si sono scelti i due capoluoghi, Bergamo e Brescia, ma i due paesi nativi dei Papi Santi, Sotto il Monte e Concesio.
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L’orizzonte di senso che caratterizza l’incontro lo ha illustrato il nostro Vescovo Francesco nell’omelia durante il Pontificale per la solennità del patrono Sant’Alessandro: “È sorprendente e significativa la concomitanza e convergenza di Papa Giovanni e Papa Paolo: contiguità di terre, similitudine di ministero, confidenza di relazioni, successione apostolica, coprotagonisti dell’evento conciliare, espressione di una leadership spirituale a livello mondiale, il cui vertice è il loro magistero di pace. Non solo i credenti, ma tutti coloro che sono animati da buona volontà sanno quanto sia necessario il dialogo in tutte le sue forme. Dialogare non serve solo a prevenire e risolvere i conflitti, ma è un modo per far emergere i valori e le virtù. Cercare ed esplorare ogni opportunità per dialogare non è solo un modo per vivere o coesistere, ma piuttosto un criterio educativo. Il dialogo è un criterio educativo che assume le caratteristiche della chiarezza, della comprensibilità e della comprensione, della mitezza: non è orgoglioso, non è pungente, non è offensivo. La sua autorità è intrinseca per la verità che espone, per la carità che diffonde, per l’esempio che propone; non è comando, non è imposizione. Particolarmente il dialogo attinge forza nel momento in cui non si riduce a contrattazione, a compromesso, a difesa del proprio interesse: ma ricerca di una verità di più grande e di un bene più alto”. Questa è la cultura evangelica dei due Pontefici, eloquenti testimoni del nostro territorio.
Nell’udienza concessa a Sotto il Monte e Concesio il 3 giugno scorso, nel sessantesimo anniversario della morte di Giovanni XXIII, Papa Francesco così si esprimeva: “La vera cultura si fa uniti, nel dialogo e nella ricerca comune e mira a condurre attraverso l’aiuto vicendevole, l’approfondimento del sapere, l’allargamento del cuore, a una vita più fraterna in una comunità umana veramente universale”. Per questo sono invitate alla celebrazione con i Vescovi lombardi a Sotto il Monte tutte le persone sensibili alla testimonianza evangelica nella laicità quotidiana, particolarmente coloro che operano nel mondo sociale, della cultura, della comunicazione.
Nel pomeriggio i Vescovi lombardi sono stati invece a Concesio e nella casa natale di Paolo VI hanno incontrato e dialogato con i giovani volontari di “Custodi della bellezza” di Brescia e de “Le vie del Sacro” di Bergamo, che in questi mesi hanno accolto e accompagnato nella scoperta delle due città migliaia di visitatori. Un progetto condiviso per dare nuova eloquenza al vasto patrimonio artistico di cui sono custodi, perché sia riconosciuto come strumento per comprendere il presente e come eredità da trasmettere alle future generazioni, accendendo nuove luci sui beni culturali ecclesiastici tramite visite tematiche, laboratori educativi, concerti, happening e performance artistiche, ispirati alle vicende dei singoli luoghi e alle opere in essi conservati, in un ricchissimo palinsesto di 500 iniziative di animazione culturale, solo nella diocesi di Bergamo, ospitate dalle parrocchie e rivolte a diverse tipologie di pubblico (informazioni su www.leviedelsacro.com).