1° maggio – Celebrazione del Vescovo Francesco con e per i lavoratori

Sabato 1° maggio, in occasione della festa di S. Giuseppe Lavoratore, il Vescovo Francesco celebrerà la S. Messa alle ore 11.00 nel contesto di una realtà produttiva del nostro territorio, dall’azienda Rulli Rulmeca S.p.A. ad Almè (BG).

La celebrazione non potrà essere vissuta in presenza e, per questo, verrà trasmessa alle ore 11:00 in diretta su Bergamo TV (canale 17 del digitale terrestre) o sul sito https://www.bergamotv.it/live/.

La data del 1° maggio, memoria liturgica di S. Giuseppe lavoratore, ci vede impegnati nella riflessione, nella preghiera e nel desiderio di dare concretezza a ciò in cui crediamo rispetto a quel grande ambito di vita di ciascuno di noi che è il lavoro.

Sentendoci, oggi più che mai, responsabili nel dover fare la nostra parte, desideriamo che il momento del 1° maggio non sia semplicemente un passaggio celebrativo, ma possa davvero vederci uniti dentro ad un cammino di custodia e di crescita rispetto a quel grande bene comune che è il lavoro nell’ambito di quella cultura del “fare”, che è parte integrante del nostro tessuto produttivo.


La terribile prova della pandemia ha messo a nudo i limiti del nostro sistema socio-economico. Nel mondo del lavoro si sono aggravate le diseguaglianze esistenti e create nuove povertà. […]

Il 1° maggio, festa di San Giuseppe lavoratore, che Papa Francesco ha voluto celebrare con un anno a lui dedicato, ci spinga a vivere questa difficile fase senza disimpegno e senza rassegnazione. Abitiamo i nostri territori diocesani con le loro potenzialità di innovazione ma anche nelle ferite che emergono e che si rendono visibili sui volti di molte famiglie e persone. Sappiamo che ogni novità va abitata con una capacità generativa e creativa frutto dello Spirito di Dio. Nulla ci distolga dall’attenzione verso i lavoratori. Parafrasando un celebre brano di Gaudium et spes, le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce del mondo del lavoro, dei poveri soprattutto e di coloro che soffrono, sono i sentimenti dei discepoli di Cristo Signore. Condividiamo le preoccupazioni, ma ci facciamo carico di sostenere nuove forme di imprenditorialità e di cura. Se «tutto è connesso» (LS 117), lo è anche la Chiesa italiana con la sorte dei propri figli che lavorano o soffrono la mancanza di lavoro. Ci stanno a cuore.

(Dal messaggio dei Vescovi italiani “ Abitare una nuova stagione economico-sociale” )