Il Santuario della Madonna della Fiamma è un luogo di culto cattolico che deve il suo nome all’affresco custodito come pala dell’altare maggiore, recuperato miracolosamente da un incendio.
Secondo la leggenda, due soldati veneziani persero l’orientamento nelle campagne di Martinengo e, impauriti, pregarono la Madonna. La Vergine apparve loro con il Bambino Gesù in braccio, indicando la strada per raggiungere la cittadina. Questo episodio alimentò il culto locale della Madonna.
Nel 1512, il Comune promosse la costruzione di una piccola Cappella dedicata alla Madonna. Originariamente aperta, essa permetteva l’ingresso agli animali, situazione che il Card. Carlo Borromeo, durante una Visita pastorale nel 1575, ordinò la chiusura della struttura. Successivamente, il Vescovo Luigi Ruzzini visitò la Cappella trasformata, descrivendola come un piccolo spazio presbiteriale idoneo alle Celebrazioni liturgiche.
Durante il XX secolo nel Santuario furono effettuati ulteriori interventi di consolidamento e manutenzione, culminando nella posa di un nuovo altare comunitario conforme alle disposizioni del Concilio Vaticano II.
Sulla parete sinistra del presbiterio si trova la tela di Enea Salmeggia (1565), “San Francesco d’Assisi e l’Ordine dei Terziari Francescani”, in una cornice di stucco. Restaurata nel 1991, l’opera ritrae San Francesco che offre il dono del perdono a una giovane devota, con santi e dignitari in adorazione. Originariamente destinata alla Chiesa di Santa Maria dell’Incoronata, fu successivamente trasferita al Santuario.
Il presbiterio, rialzato di un gradino in marmo, ospita l’affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna con il Bambino Gesù che tende le mani ai fedeli, venerato dalla comunità. L’immagine, recuperata da un incendio che distrusse il fabbricato in cui si trovava, ha dato il nome al Santuario.
Tra gli altri elementi di pregio vi è una statua della Madonna del Rosario realizzata nel Settecento dalla Scuola Fantoniana.
Evento miracoloso: inizio 1500
Giorno di festa: dal 1° sabato al 2° lunedì di ottobre



da settembre a aprile: lunedì, mercoledì, venerdì 16.30 – martedì 7.30 – giovedì 20.30)



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