“Pellegrini di Speranza – Servire la Vita, servire la Speranza” – Online la Lettera Pastorale 2024-2025

Il Vescovo Francesco consegna la nuova lettera pastorale dal titolo “Pellegrini di speranza: servire la vita, servire la speranza”.

L’immagine simbolo che ne traccia l’orizzonte è il logo del prossimo Giubileo che Papa Francesco ha indetto per il 2025 che ha proprio come tema “pellegrini di speranza”. Un tempo di grazia che diventa occasione per un rinnovato impegno nel cammino che Mons. Beschi ha tracciato nei suoi 15 anni di episcopato.

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Quando è giunto a Bergamo nel 2009 con la lettera “A casa nella Chiesa” si è inserito nel percorso che la nostra Chiesa stava facendo portando a maturazione i temi elaborati dal Sinodo diocesano del 2007, celebrato dal Vescovo Roberto Amadei, e declinati nel piano pastorale “La famiglia, il lavoro, la festa” (2010-2012).

Incontrando i sacerdoti e i laici impegnati nei diversi ambiti delle parrocchie il Vescovo Francesco decise di porre l’attenzione innanzitutto su “La fraternità cristiana” (lettera pastorale 2012-2013) poi declinata in “Donne e uomini capaci di Vangelo” (2013-2014), “Donne e uomini capaci di Eucaristia” (2014-2015), “Donne e uomini capaci di Carità” (2015-2016).

Dalle colonne portanti della vitalità delle comunità si è passati a pensare alle dinamiche relazionali. Con l’idea di “Camminare insieme nella gioia del Vangelo” (lettera pastorale 2016-2017) si è aperta la riflessione sulla riforma dei Vicariati locali che in cinque anni ha portato poi alla nascita delle Comunità Ecclesiali Territoriali (CET) e delle Fraternità Presbiterali, parallelamente al nascere delle Unità Pastorali tra gruppi di parrocchie vicine. Un’attenzione particolare poi è stata rivolta al mondo dei giovani con “Un cuore che ascolta” (2017-2018), “Uno sguardo che genera” (2018-2019), “Una voce che invia” (2019-2020).

Lo scoppio della pandemia ha portato tutti a ripensare alle proprie priorità. Mons. Beschi ha così aperto un terzo punto di attenzione: “Servire la vita dove la vita accade” (2020-2021), che è maturato passo passo con alcune sfumature: “Servire la vita dove la vita accade: la famiglia” (2021-2022), “Insieme per servire la vita” (2022-2023) e “Servire la vita, servirla insieme” (2023-2024).

Nel Pellegrinaggio Pastorale che il Vescovo sta compiendo in tutte le parrocchie risuona forte l’invito ad essere “fraterne, ospitali, prossime”. Vi si possono ritrovare i tre momenti del percorso delle sue Lettere Pastorali, come se fossero tre cerchi concentrici. La fraternità interpella le persone che vivono ordinariamente le poliedriche dinamiche comunitarie. L’ospitalità invita all’attenzione verso chi si affaccia saltuariamente o per differenti richieste. La prossimità chiede l’apertura al territorio con la sua complessità secondo il modello di una “Chiesa in uscita” tanto desiderata da Papa Francesco, che nella nostra diocesi ha portato alla riformulazione delle C.E.T. e alla riforma della Curia.

Proprio le terre esistenziali sono, nella nuova Lettera Pastorale, l’ossatura della proposta giubilare del Vescovo Francesco, che così ha commentato: “I simboli tipici dell’Anno Santo sono il camminare da pellegrini e il passaggio della Porta Santa. Esprimono la decisione interiore di prendere in mano qualche aspetto della propria vita per renderlo nuovo, riconciliato, trasformato: appunto aperto, ospitale, prossimo. Abbiamo bisogno della forza della speranza che ci converta ad una mentalità più evangelica, generativa di un nuovo umanesimo e di un nuovo rinascimento personale, comunitario, ma anche sociale e culturale. Essere pellegrini di speranza consegna la responsabilità e la gioia di servire la vita e di servire la speranza, scegliendola come stile di vita, come metro di giudizio, come qualità dei rapporti, come testimonianza giubilare”.

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