L’annuncio della nomina di Sua Eccellenza Mons.Pierbattista Pizzaballa a Patriarca di Gerusalemme dei Latini mi riempie di gioia, condivisa con i suoi cari, particolarmente la sua mamma, con la Comunità di Cologno al Serio, suo paese natale, con la Comunità francescana e con tutta la nostra Diocesi.
Dopo aver guidato per diversi anni la Custodia di Terrasanta, presenza secolare dei francescani nei luoghi santi della vita di Gesù, da più di quattro anni il Santo Padre lo ha chiamato alla guida del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, come Amministratore apostolico. Si è trattato di un segno di grande considerazione e stima da parte di Papa Francesco, contrassegnato dalla sua ordinazione episcopale, tenutasi proprio nella nostra Cattedrale nel settembre del 2016, in una celebrazione indimenticabile. Per sua natura questo incarico, di grande delicatezza, si configura come provvisorio in vista della nomina di colui che assume pienamente la guida di una diocesi.
Siamo tutti consapevoli che la guida della diocesi di Gerusalemme, che assurge sin dai primi secoli del cristianesimo al titolo di Patriarcato, è un compito non solo di grande dignità, ma anche di grande responsabilità per la regione geografica che coincide con la terra di Gesù, per la storia della Chiesa e del cristianesimo, per l’attuale situazione che vede la presenza in Terrasanta di tutte le Chiese cristiane e delle grandi religioni Ebraica e Islamica , per la vita delle comunità cristiane di rito latino, formate soprattutto da arabi e palestinesi, per la delicata situazione geopolitica che caratterizza l’intero Medio Oriente.
Proprio questi e altri motivi, ci fanno particolarmente apprezzare la decisione del Papa di designare monsignor Pierbattista come Patriarca di Gerusalemme. Molti bergamaschi lo hanno potuto conoscere al di là dei confini della sua Comunità natale e altrettanti lo hanno potuto incontrare nei pellegrinaggi in Terrasanta, che han visto la nostra Diocesi tra le prime al mondo per numero di pellegrini.
Desidero manifestare a lui i nostri sentimenti di profondo compiacimento e di vicinanza fraterna, accompagnandolo con la nostra corale preghiera in questo servizio che diventa ancor più impegnativo. L’affetto e la considerazione della sua Diocesi natale, confido li avverta, da oggi, ancora più intensi.