Nota liturgica per le celebrazioni della Settimana Santa e del Triduo Pasquale

A seguito degli Orientamenti per la Settimana Santa 2021 della Conferenza Episcopale Italiana (23 febbraio 2021), la Diocesi di Bergamo precisa quanto segue in merito alle celebrazioni liturgiche:

DOMENICA DELLE PALME

La Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme si svolga nel seguente modo (seconda forma del Messale Romano):

  • Non essendo possibile svolgere la processione fuori della chiesa, il sacerdote con i ministri inizi la celebrazione davanti alla porta della chiesa o nella chiesa stessa. Per evitare assembramenti, i fedeli siano già disposti nei banchi, mantenendo il distanziamento previsto.
  • Se si intendono distribuire i rametti d’ulivo, un incaricato consegni personalmente ai fedeli il sacchetto contenente l’ulivo da benedire, in modo che tutti rimangano fermi al loro posto. L’incaricato igienizzerà le mani prima di distribuire i sacchetti con l’ulivo.
  • Il rito si svolge come di consueto: BENEDIZIONE dei rami, PROCLAMAZIONE del Vangelo dell’ingresso del Signore a Gerusalemme, PROCESSIONE del sacerdote verso l’altare.
  • Si eviti di lasciare in chiesa, durante il giorno, cesti contenenti i sacchetti con i rami d’ulivo benedetti. Si eviti inoltre di passare nelle case per distribuire l’ulivo benedetto.

Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano, che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.

TRIDUO PASQUALE

Indicazioni generali

  • Le celebrazioni siano previste in orari che consentano il rientro nelle proprie abitazioni entro le 22.00.
  • Si celebri una sola Veglia Pasquale. Come indicato nel Messale Romano: «La Veglia di questa notte, che è la più importante e la più nobile tra tutte le solennità, sia unica in ogni chiesa».
  • Si evitino il più possibile i vari spostamenti all’interno delle celebrazioni. Pertanto i fedeli rimangano stabilmente al posto loro assegnato. A tal proposito, è opportuno che per la distribuzione della Comunione eucaristica sia il ministro a recarsi dai fedeli.

Per quanto riguarda il sacramento della CONFESSIONE:

  • Si celebri con le dovute attenzioni relative al distanziamento tra il sacerdote ed il penitente.
  • Mentre il sacerdote è a disposizione per le confessioni ci sia attenzione che i fedeli in attesa mantengano la dovuta distanza e non si creino assembramenti.
  • Ferma restando la possibilità delle confessioni individuali (degli adulti come dei ragazzi), in zona rossa o arancio rafforzata è possibile la preparazione comunitaria solo degli adulti, alle solite condizioni. Da evitare invece la convocazione di bambini, ragazzi e adolescenti per momenti di preparazione e di confessione di gruppo.

GIOVEDI SANTO

Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”:

  • Sia omessa la lavanda dei piedi.
  • Non è consentita la Comunione eucaristica sotto le due specie.
  • Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato, come previsto dal rito, nel luogo della reposizione in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia e dell’orario di rientro a casa (ore 22.00).

VENERDI SANTO

Il Venerdì Santo, nella celebrazione della “Passione del Signore”:

  • La decima intenzione della Preghiera universale (PER I TRIBOLATI) sia modificata secondo il testo qui indicato: X. PER I TRIBOLATI
    Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente,
    perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente:
    allontani la pandemia, scacci la fame,
    doni la pace, estingua l’odio e la violenza,
    conceda salute agli ammalati,
    forza e sostegno agli operatori sanitari,
    speranza e conforto alle famiglie,
    salvezza eterna a coloro che sono morti.
    Dio onnipotente ed eterno,
    conforto di chi è nel dolore, sostegno dei tribolati,
    ascolta il grido dell’umanità sofferente:
    salvaci dalle angustie presenti
    e donaci di sentirci uniti a Cristo, medico dei corpi e delle anime,
    per sperimentare la consolazione promessa agli afflitti.
    Per Cristo nostro Signore.
    Amen.
  • L’atto di ADORAZIONE DELLA CROCE mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione. I fedeli, rimanendo al proprio posto, sono invitati a mettersi in ginocchio, quale segno di adorazione della Croce. Nel frattempo si esegua un canto adatto, tenendo in considerazione quanto prescrive il Messale (ad esempio i Lamenti del Signore).
  • Se dopo la celebrazione si intende lasciare la Croce o il Cristo morto esposti per la preghiera, non sia consentito ai fedeli di avvicinarsi per gesti di devozione.

Non è consentita la processione con la statua del Cristo morto per le vie del paese. Tuttavia, previa autorizzazione del Sindaco, se proprio si vuole proporre un gesto simbolico, il sacerdote percorra un breve percorso per le vie del paese, accompagnato al massimo da quattro persone (ad esempio ministranti, cantori, tecnici per le riprese streaming o altri sacerdoti presenti).

È possibile la celebrazione della Via Crucis purché in chiesa ed evitando spostamenti.

SABATO SANTO

Non è permesso convocare bambini e ragazzi per la benedizione delle uova, laddove vi è questa tradizione. Eventualmente si portino le uova da benedire durante la Veglia pasquale o la Messa del giorno di Pasqua.

VEGLIA PASQUALE

La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito. Tuttavia si tenga conto di quanto segue:

  • Nel rito del LUCERNARIO, il sacerdote con i ministri inizi la celebrazione davanti alla porta della chiesa o nella chiesa stessa. Per evitare assembramenti, i fedeli siano già disposti nei banchi, mantenendo il distanziamento previsto. Se si intendono distribuire i ceri ai fedeli, un incaricato li consegni loro personalmente. L’incaricato dovrà prima igienizzare le mani. Durante l’accensione dei ceri si abbia cura di rispettare le norme ed il distanziamento previsti. I ceri vengano poi lasciati ai fedeli.

Gesto di pace

Dalla solennità di Pasqua si invita ad introdurre lo scambio di un GESTO DI PACE, secondo le indicazioni date dalla Conferenza Episcopale Italiana. Si suggerisce lo scambio di uno sguardo, chinando leggermente il capo.