IX CPD – Verbale del 7/4/2006

Venerdì 7 aprile 2006 alle ore 18.30, presso la Sala Nembrini della Casa del Giovane, in Via Gavazzeni 11 in Bergamo, si è riunito il IX Consiglio Pastorale Diocesano.

All’incontro sono presenti: S. E. Mons. Roberto Amadei, Vescovo; il delegato vescovile mons. Maurizio Gervasoni; 41 consiglieri.
Risultano assenti giustificati: Algeri don Edoardo, Balini sr. Melania, Boffi don Giambattista, Lizzola Ivo, Poli don Francesco, Russotto Angela, Sonzogni Bianca, Veneziani Gerardo.

L’ordine del giorno prevede:
– preghiera iniziale;
– lettura e approvazione del verbale della riunione precedente;
– lavoro in vista del convegno nazionale della Chiesa italiana a Verona 2006 (don Silvio Agazzi, incaricato diocesano);
– dibattito;
– varie ed eventuali.

Dopo la preghiera iniziale, S. E. il Vescovo comunica che S. E. Mons. Lino Belotti, Vicario Generale, è assente perché questo pomeriggio è morta una sua sorella e un’altra è in coma: invita i presenti a pregare per loro.
Porge a tutti i consiglieri gli auguri per la Pasqua, evento nel quale tutti siamo chiamati a ‘volgere lo sguardo a Colui che hanno trafitto’. La Chiesa è la comunità che non perde mai di vista il cuore trafitto di Gesù che ci rende fratelli tra noi. La fede non è solo conoscenza, è anche affidamento al Padre. Questo è il senso dell’Eucarestia: essere comunità di speranza nelle promesse del Padre anche quando queste promesse sembrano fallire. ‘Padre nelle tue mani consegno il mio spirito’: questa è la speranza del Risorto, una speranza che è carità e che in Gesù si è manifestata. Si pensi a Gesù che parla a Giuda, fino all’ultimo, ai suoi discepoli che non capiscono il suo stile di servizio, alla carità che lo ha spinto anche sulla croce a perdonare chi lo stava crocifiggendo. La Carità cristiana non si identifica con la filantropia ma è iscrivere nelle nostre relazioni la carità che viene dalla croce. Oggi c’è bisogno di sentire testimoniare la speranza – anche tra noi praticanti – perché è questo Oltre che dà senso alla storia umana. Un pericolo che oggi si corre è l’insignificanza della fede nella risurrezione. La speranza totale è già realtà in Cristo risorto. Il convegno di Verona vuole invitarci a testimoniare questo.
Il Vescovo augura ai presenti di sentirsi uniti nel contemplare il Risorto che è l’amore crocifisso, nell’amare questa comunità, nel sentirci aiutati a vivere questo amore e questa speranza incrollabile.