Per una introduzione
La presente relazione vuole indagare alcuni snodi teologici della recente enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est. Il taglio non vuole essere quello dell’analisi dogmatica del testo, né dell’ermeneutica magisteriale, ma quello della riappropriazione spirituale e insieme critica, accogliendo l’invito del papa che ha collocato questa riflessione all’inizio del suo ministero pontificio. Con tale gesto il papa invita tutti i cristiani ad andare al nucleo essenziale e irrinunciabile della fede cristiana. Tale nucleo essenziale coincide con la questione radicale dell’esistenza e con il massimo della libertà e trova espressione simbolica sintetica appunto nel titolo della lettera: Deus caritas est.
L’approccio teologico criticamente attento e metodologicamente corretto è una caratteristica che balza subito agli occhi del lettore e tuttavia la sensazione che si ricava dalla lettura del testo è quella di una proposta forte ma intensa e pacata, che vuole fermare l’attenzione su alcuni aspetti della realtà senza avere la pretesa di rifondare tutto le scibile teologico e dogmatico. In un certo senso è la condivisione sapienziale di un’esperienza di fede consapevole e grata…