Dal 1° febbraio – Parrocchia ospitale: un segno giubilare di ascolto e di cura – Punto di ascolto diocesano

Dio disse: “Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda”.
Salomone rispose: “… Concedi al tuo servo un cuore che ascolta ..” (1Re 3, 5.9)

Molti oggi chiedono un luogo dove poter essere ascoltati. C’è chi suona al campanello delle nostre parrocchie per richieste d’aiuto e d’ascolto diversificate: crisi di coppia e familiari, bisogno di lavoro, problemi economici, dipendenze, confusione in materia di fede, perdita di un caro, ricerca del sacramento della riconciliazione o di accompagnamento spirituale, domande vocazionali, richiesta di un consiglio e tanto altro, anche non immediatamente inerente ad un bisogno spirituale.

In particolare, in questo anno giubilare, tutte le nostre comunità cristiane sono invitate a chiedersi se in parrocchia possa trovare un aiuto chi cerca ascolto, come e dove si accolga chi ha bisogno.

Per essere comunità ospitali, si potrebbero creare o rafforzare quegli spazi dove le persone possono sentirsi ascoltate: per esempio definire orari di disponibilità all’ascolto da parte dei sacerdoti, di alcune persone consacrate o laiche, organizzare la segreteria parrocchiale o dell’oratorio che possa rispondere anche a questo bisogno e così via.

Naturalmente non è possibile essere “tuttologi” che possono farsi carico direttamente di qualunque bisogno.
Una volta accolte e ascoltate le persone, è possibile indirizzarle a percorsi di aiuto più specifici presenti nel nostro territorio. Ad esempio:

  • Consultori Diocesani
    Offrono un servizio di consulenza e sostegno che si rivolge alle singole persone, alle famiglie, alle coppie, ai genitori, ai fidanzati.
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  • Casa minori e famiglia (Fondazione Angelo Custode)
    L’area minori della Fondazione Angelo Custode comprende la residenza sanitaria disabili per minori Casa Amoris Laetitia, le cure domiciliari, il servizio di diurnato e case management, il polo di neuropsichiatriva infantile e la piscina riabilitativa Siloe.
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  • “Centri di ascolto e coinvolgimento” di Caritas diocesana o parrocchiale
    Sono realtà dove le persone in difficoltà possono incontrare dei volontari preparati per ascoltarle e accompagnarle nella ricerca di soluzioni ai propri problemi con la garanzia di un’azione di orientamento e accompagnamento ai servizi e alle risorse del territorio.
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  • Primo ascolto per persone LGBTQ+ e per familiari e educatori
    Un servizio espressione dell’attenzione e della disponibilità della Chiesa di Bergamo a mettersi accanto a persone omosessuali o più in generale considerate LGBTQ+ e a coloro che sono loro vicini in famiglia e al di fuori di essa.
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  • Gruppo dioceano “La Casa”
    Offre diversi itinerari rivolti a persone separate, divorziate, in nuova unione tra cui ascolto e preghiera in gruppo, formazione, accompagnamento spirituale e  consulenza sulla possibilità di avviare una “causa di nullità matrimoniale”.
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  • Disturbi del Comportamento Alimentare (Casa di Cura Palazzolo)
    Il Centro DCA della Casa di Cura Palazzolo di Bergamo si occupa di diagnosi e supporto a chi soffre di disturbi alimentari ed ai familiari.
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  • Associazione “Figli in cielo”
    Presente in varie diocesi, è espressione della vicinanza e attenzione della comunità cristiana a tutte quelle persone che vivono una condizione di sofferenza per la perdita di un figlio.
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  • Centro Giustizia Riparativa
    Gestito dall’associazione InConTra, gestisce mediazioni in ambito penale ma anche in ambito sociale perché i conflitti non risolti possono tramutarsi in reati e promuove proposte di sensibilizzazione per apprendere uno stile riparativo nella gestione delle relazioni che per natura incontrano il conflitto.
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  • Ufficio dioceano per la pastorale delle Persone con Disabilità
    Ha la funzione di supporto e di riferimento per i diversi contesti ecclesiali, al fine di favorire l’inclusione delle persone con disabilità favorendo le opportune condizioni affinché possano beneficiare di adeguate proposte e sostegni da un punto di vista sociale e spirituale.
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  • Ufficio dioceano Tempi dello Spirito
    Si propone di promuovere dentro la Diocesi tempi e luoghi dove poter vivere momenti di incontro e intimità con il Signore nella Chiesa sotto l’azione dello Spirito.
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  • Ufficio dioceano per i Movimenti Religiosi Alternativi
    Studia i problemi legati a proselitismo e diffusione di religiosità e spiritualità alternative, informa e offre supporti pastorali a fronte di realtà pseudo-religiose, magiche e sataniche, cura i rapporti con le Parrocchie e con i Movimenti e Associazioni ecclesiali.
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  • Servizio diocesano tutela minori (Cancelleria della curia diocesana)
    Ha lo scopo primario di rendere effettiva ed operativa una generale ed ordinaria prevenzione, curando che le diverse realtà ecclesiali che operano a contatto con minori siano adeguatamente informate riguardo all’importanza della custodia dei più piccoli, e che gli operatori pastorali siano diligentemente formati allo stile buono della tutela.
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  • Ufficio diocesano per la pastorale dei Migranti e comunità di altra madrelingua
    Si occupa di accompagnare le persone in situazione di mobilità umana come migranti, comunità cattoliche di altra madrelingua; famiglie itineranti e le comunità Sinti e Rom presenti sul territorio
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  • Percorsi di ricominciamento nella fede (Ufficio per il Primo Annuncio)
    Nuove vie e percorsi per giovani e adulti che, anche se battezzati, non vivono più le esigenze del Battesimo e l’appartenenza alla comunità cristiana, accompagnando, in gruppo e anche personalmente, coloro che, per ragioni diverse, ritrovano il desiderio di ricominciare a credere.
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  • Percorsi vocazionali
    Animano la pastorale diocesana riguardo alla dimensione vocazionale della vita a 360°, con uno speciale riferimento alle scelte di vita: matrimoniale, missionaria e in particolare alle vocazioni di speciale consacrazione: presbiterale, missionaria, religiosa maschile e femminile, secolare.
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oltre agli altri servizi non ecclesiali offerti dal territorio.

Anche la Diocesi vuole porre un segno eloquente della necessità di ascolto con un servizio presso il Santuario di Stezzano aperto ogni sabato mattina dalle 9.00 alle 11.30 a cui può rivolgersi chiunque lo desidera, intercettando anche chi normalmente non frequenta gli ambienti ecclesiali.

Il responsabile è don Carlo Nava, delegato vescovile per la famiglia e l’educazione. Il referente è don Matia Cavagna.

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Contatti
email: puntodiascolto@diocesibg.it
tel: 351/41.87.158