L’attuale Cattedrale di Bergamo è dedicata a S. Alessandro martire dopo la distruzione, nel 1561, dell’antica basilica di S. Alessandro fuori le mura, per la realizzazione delle fortificazioni venete. Fu edificata su progetto di Carlo Fontana nel 1688, dopo quello del Filarete, e terminata nella cupola, progettata da Ferdinando Crivelli, nel 1853 e, nella facciata, nel 1866.
Il luminoso interno, a croce latina con unica navata e transetto, è ricco di numerosi dipinti tra cui opere di Andrea Previtali, Giovan Battista Moroni e Giambattista Tiepolo.
Gli scavi ancora in corso hanno portato alla luce, sotto l’attuale, l’antica cattedrale a tre navate del V secolo con dimensioni che coincidono con quelle di alcune basiliche pagane, ad esempio quella di Tuscolo, dedicata a S. Vincenzo Martire, costruita su precedenti strutture di una domus romana. Ci sono stati poi interventi in epoca romanica, prima mai conosciuti, di cui rimangono le basi di pilastri cruciformi e il recinto presbiterale costituito da lastre marmoree scolpite, di probabile epoca carolingia, e da affreschi della seconda metà del XIII secolo.
Queste recenti scoperte aprono nuovi orizzonti di ricerca, annullando il luogo comune secondo il quale la ricostruzione seicentesca della cattedrale di S. Vincenzo fu motivata dal fatto che era piccola e fatiscente: forse era fatiscente, ma certo non piccola poiché grande almeno come l’attuale.
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