PREGHIERA PER PAPA LEONE XIV E INDICAZIONI LITURGICHE
1. «Dopo l’accettazione, l’eletto che abbia già ricevuto l’ordinazione episcopale, è immediatamente Vescovo della Chiesa Romana, vero Papa e Capo del Collegio Episcopale; lo stesso acquista di fatto la piena e suprema potestà sulla Chiesa universale, e può esercitarla» (Universi Dominici gregis, n. 88). Sin d’ora, pertanto, Papa Leone XIV si dovrà nominare nella Preghiera Eucaristica e nelle intercessioni della Liturgia delle Ore.
2. Le comunità ecclesiali sono invitate a ringraziare il Signore per l’elezione di Leone XIV e a pregare per il suo ministero. È bene celebrare la Messa per varie necessità «Per il Papa» (Messale
Romano, p. 856) e aggiungere nella preghiera universale e nelle preci della Liturgia delle Ore una delle seguenti intercessioni:
- O Dio, che provvedi sempre alla tua Chiesa e hai scelto Papa Leone come Vescovo di Roma, donagli uno spirito di consiglio e di fortezza, di scienza e di pietà, perché edifichi il tuo popolo
con la parola e l’esempio. Preghiamo. - Pastore buono, che nella successione apostolica hai posto Papa Leone a guidare il tuo gregge, fa’ che edifichi nel mondo la tua Chiesa, sacramento universale di salvezza. Preghiamo.
- Perché Papa Leone sia per il tuo popolo principio e fondamento visibile dell’unità nella fede e della comunione nella carità. Preghiamo.
- Tu che assisti con amore provvidente la Chiesa, sostieni con la tua benedizione il tuo servo e nostro Papa Leone, perché possa essere pastore di tutto il gregge come vicario di Cristo sulla
terra. Preghiamo. - Guarda e sostieni il nostro Papa Leone: tu che lo hai scelto come successore di Pietro, rivestilo delle virtù degli Apostoli per la crescita del tuo popolo santo. Preghiamo.
- Autore e amante della pace, fa’ che il tuo servo Papa Leone sia per il mondo annunciatore e testimone della pace, dono del Cristo Risorto. Preghiamo.
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Messaggio della Conferenza Episcolapale Italiana in occasione dell’elezione di Papa Leone XIV
Beatissimo Padre,
esprimiamo i sentimenti di commozione e gioia delle Chiese in Italia nell’accogliere la notizia della Sua elezione al Soglio Pontificio. Insieme alle comunità ecclesiali eleviamo il canto di lode al Signore per il dono della Sua chiamata a essere «principio e fondamento visibile dell’unità nella fede e della comunione nella carità» (Messale Romano), messaggero di pace in un mondo lacerato e ferito.
Accogliamo il Suo invito a «essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte, tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore».
La nostra Conferenza Episcopale è unita in modo speciale a Lei, a motivo del Suo ruolo del tutto unico di Vescovo di Roma e Primate d’Italia. Siamo grati di poter esercitare la collegialità episcopale sotto la Sua guida paterna. Le comunità ecclesiali si rallegrano con noi stringendosi intorno a colui che custodisce l’unità nella carità. Oggi la storia e soprattutto l’affetto di noi tutti si intrecciano per creare un nuovo rapporto, saldo e filiale, con Lei, Beatissimo Padre.
Seguendo gli appelli del Suo predecessore, Papa Francesco, ci siamo posti “in uscita” e “in cammino” con la gioia di chi ha sperimentato la pace di Cristo Risorto. Una pace, come Lei ci ha ricordato, «disarmata e disarmante, umile e perseverante», perché «proviene da Dio, che ci ama tutti incondizionatamente».
In questo tempo, così tumultuoso per i conflitti che affliggono vaste aree del pianeta e i vari cambiamenti sociali e culturali in atto, continuiamo a lavorare «per la pace nel mondo». Le assicuriamo il nostro impegno per costruire ponti di dialogo, per soccorrere l’umanità sofferente, per essere sempre a servizio degli ultimi e dei più bisognosi.
Santità, può contare su di noi, sulle Chiese in Italia: vogliamo essere strumenti vivi per realizzare il sogno evangelico di diventare un’unica famiglia umana, «un solo popolo sempre in pace».
La Sua elezione nel tempo liturgico di Pasqua è per noi un segno che il Risorto non ci ha lasciato orfani. A Dio rendiamo grazie e all’intercessione di Maria affidiamo il Suo ministero, perché illumini il Popolo di Dio con la verità del Vangelo e lo edifichi con la testimonianza di vita.