Fileo è un progetto della Diocesi di Bergamo, dell’Ufficio per la pastorale dei migranti, di Caritas Bergamasca, del Centro missionario diocesano e della Fondazione Adriano Bernareggi ed è gestito da Fondazione Diakonia Onlus.
Ha la finalità di approfondire e lasciarsi provocare dalla mobilità umana e dai processi di integrazione interculturale. Prendendo ispirazione dallo spirito della tradizione benedettina, il progetto intende sensibilizzare e promuovere l’incontro e l’intreccio delle diverse confessioni, religioni e culture, di abitare lo stesso territorio nella reciprocità e di costruire un futuro condiviso, Fileo è anche un luogo in cui far convergere e dal quale coordinare tutte le azioni e i diversi progetti pastorali, sociali e culturali attinenti alla mobilità umana e all’integrazione interculturale della Diocesi di Bergamo e dei suoi uffici. Vuole essere un punto di riferimento e di confronto per tutti gli enti e i soggetti pubblici o privati della provincia di Bergamo e della regione che lavorano su questi temi.
“Ritorno… al futuro!” è un viaggio low-cost d’immersione nell’Europa dell’emigrazione e della multiculturalità tra Bergamo, Bruxelles e Marcinelle.
Lo “sguardo” italiano all’immigrazione è connotato da due “difetti” visivi, da due cancellazioni: non si riesce a considerarne la visuale sul passato e quella sul futuro. Il passato è caratterizzato dalle tante pagine di storia scritte dagli emigranti italiani, storie che da tristi, faticose e dolorose si sono con il tempo trasformate in felici, ricche di successo (per sé e per la società di accoglienza). Il futuro è rappresentato dalla stabilità dei processi migratori odierni e della continua trasformazione in senso multiculturale non solo della popolazione, ma anche delle abitudini, dell’ambiente, dell’impostazione urbanistica di un rione, di un quartiere, di una città.
Per prendere contatto con queste due dimensioni assenti e permettere così di colorare in modo diverso le rappresentazioni che abbiamo sulla realtà dell’immigrazione e sui conseguenti processi di integrazione che coinvolgono sia nativi che migranti, si propone un viaggio d’immersione in un paese del nord Europa che faciliterà la presa di coscienza di ciò che oggi facciamo fatica a considerare.
Bruxelles, oltre alla valenza politico-istituzionale di capitale dell’Unione Europea, rappresenta una città fortemente multiculturale (il 30% della popolazione non è belga), grazie anche al contributo degli immigrati provenienti dall’Italia che, nella vicina Marcinelle, hanno fatto prendere coscienza della loro esistenza in seguito alla tragedia della miniera di carbon fossile del Bois du Cazier, tragedia di cui nel 2021 si è celebrato il 65° anniversario.
Attraverso la visita del museo “Le Bois du Cazier” di Marcinelle, del centro storico di Bruxelles, di alcuni quartieri della Bruxelles multiculturale, della Bruxelles “europea” e l’incontro con alcuni esponenti della Missione Cattolica Italiana, del CBAI (Centre Bruxellois d’Action Interculturelle), del Parlamento Europeo e dell’Associazione “A.M.C.W.” (Amicale des Mineurs et Charbonnage de Wallonie), si cercherà di:
- favorire il riavvicinarsi e il riappropriarsi della memoria storica dell’emigrazione italiana nel nord Europa;
- stimolare, attraverso il contatto diretto, la presa coscienza sulle trasformazioni in senso multiculturale in corso (o almeno probabili) anche nei propri contesti di vita quotidiana;
- sviluppare conoscenze e competenze nell’ambito della pastorale migratoria;
- sostenere lo sviluppo della costruzione di una cittadinanza europea.
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Periodo: 1-3 luglio 2024
Partecipanti: Sia per singoli che per gruppi
Età dei destinatari: Dai 18 anni in su
Termine iscrizioni: Data da definire
Ente organizzatore: Fileo
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Per info e iscrizioni scrivere una mail a migranti@curia.bergamo.it