Sabato 24 febbraio 2024 alle 20:45 presso il Seminario Vescovile Giovanni XXIII si è svolto il concerto nell’incontro di molteplici culture “Pellegrini di pace. Da Bergamo al Mediterraneo“.
L’evento, a sostegno della missione del Cardinale Pizzaballa e del Seminario ha visto l’esibizione dell’Ensemble “I Piccoli Musici” di Casazza, diretto dal Maestro Mario Mora, la Band della Mediterranean Pop Orchestra e il “Daniel Sentacruz Ensemble“, che eseguirà “Soleado” nel 50° anniversario della pubblicazione e la direzione artistica è del Maestro Bruno Santori e del Maestro Emanuele Beschi.
L’evento si è svolto nell’Auditorium del Seminario Vescovile di Bergamo, intitolato a Papa Giovanni XXIII, che fu un pellegrino di pace in tutta la sua vita: come cappellano militare nella prima guerra, Delegato Apostolico in Turchia e Bulgaria salvando tante vite di bambini ebrei nel secondo conflitto mondiale, poi nel cuore dell’Europa come Nunzio a Parigi per arrivare alla porta sul Mediterraneo, Venezia; da qui, come Patriarca, partì per diventare Sommo Pontefice consegnando al mondo come testamento, poche settimane prima di morire, la grande enciclica “Pacem in terris” scongiurando una terza guerra mondiale nella lotta di America e Russia con i missili su Cuba.
La terra di Bergamo, il mare di Venezia, il cielo sconfinato che abbraccia il mondo diventano la scia luminosa sulla quale, oggi, siamo invitati a incamminarci come “pellegrini di pace”. Il concerto rappresenta il primo passo di un cammino che da Bergamo intende muoversi per raggiungere altri luoghi del Mediterraneo per promuovere il valore della pace e della solidarietà tra i popoli.
Dalla voce di Bergamo alle onde del Mediterraneo la musica naviga per unire i cuori nella pace: con la sua natura universale, vince le barriere ideologiche e culturali, diventando un ponte per opporsi ad ogni violenza in tutte le aree afflitte dalla “terza guerra mondiale a pezzi” come l’ha definita Papa Francesco.
Messaggio del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che recentemente ha provocato le coscienze mostrando il rischio che la “pace” oggi sembra una parola “lontana, utopica e vuota di contenuto, se non oggetto di strumentalizzazione senza fine”.