La Fondazione Angelo Custode lunedì 2 ottobre 2023, nella festa liturgica dei Santi Angeli Custodi, invita per il 60mo anniversario di fondazione dell’istituto alla presentazione del volume “A servizio dell’infanzia fragile, l’Istituto Angelo Custode di Predore” di Cesare Giampietro Fenili con l’introduzione di monsignor Vittorio Nozza e i contributi di don Maurizio Chiodi e Ivo Lizzola
L’evento avrà inizio alle ore 10.00, presso il l’istituto a Predore (via Sarnico 52) alla presenza del Vescovo Francesco.
Al servizio dell’infanzia fragile. L’Istituto Angelo Custode di Predore 1961-2013
di Cesare Giampietro Fenili con presentazione di monsignor Vittorio Nozza e contributi di don Maurizio Chiodi e Ivo Lizzola.
Nel volume, pubblicato per conto Diocesi e della Fondazione Angelo Custode nella collana Storia della sanità e dell’assistenza del Centro studi e ricerche Archivio Bergamasco, si ricostruiscono circa sessant’anni di storia dell’Istituto Angelo Custode di Predore fondato nel 1961 dall’Opera Diocesana Assistenza di Bergamo e del suo presidente monsignor Marco Farina, con l’intento di accogliere, curare e istruire i bambini oligofrenici. Nell’avvio e nella realizzazione di quest’opera il parroco delle ‘Grazie’ potè avvalersi dell’aiuto e del sostegno di molti: il vescovo Giuseppe Piazzi prima e monsignor Clemente Gaddi poi, don Mario Porri suo stretto collaboratore, i consiglieri dell’ODA, le Piccole Apostole della Scuola Cristiana guidate da Giuseppina Gambirasio, il personale medico e infermieristico, i docenti e le assistenti, il personale amministrativo e molti benefattori e volontari.
Dopo la fase della presidenza di monsignor Farina che si conclude nel 1978, seguì quella di monsignor Labindo Serughetti dal 1978 al 1990, quando è vescovo monsignor Giulio Oggioni. Sono anni che di profondi cambiamenti culturali, sociali e legislativi e l’Angelo Custode vive una fase di trasformazione; da l’Istituto medico pedagogico si trasforma in un centro medico di riabilitazione che si apre all’accoglienza di bambini e bambine disabili gravi e offre anche agli adulti servizi riabilitativi per varie patologie tra cui quelle per i soggetti affetti da patologie miodistrofiche in collaborazione con la UILDM di Bergamo. Tutti questi servizi sono erogati in regime di convenzione con il ministero della sanità e la Regione (attraverso le USSL, ASL prima e l’ATS oggi). Monsignor Serughetti fu anche il regista dell’ampliamento e della ristrutturazione dell’edificio alla fine degli anni ottanta.
La terza fase dell’Angelo Custode, dal giugno 1990 al 2013, vede alla guida dell’Istituto monsignor Mansueto Callioni, nominato da monsignor Oggioni. Egli lavorerà con un nuovo consiglio di amministrazione e si impegnerà nel rilancio dell’Istituto ricercando una nuova specializzazione che sarà individuata, in accordo con il vescovo Roberto Amadei, nell’accoglienza e assistenza di bambini e bambine con disabiltà grave. Con questa connotazione/specializzazione, dal 2013, vescovo Francesco Beschi, l’Istituto continua la sua attività all’interno della Fondazione Angelo Custode.
I contributi di monsignor Nozza, don Maurizio Chiodi e di Ivo Lizzola arricchiscono il volume con considerazioni e riflessioni puntuali e aggiornate sul tema della disabiltà.
Il volume è corredato da un interessante apparato fotografico e da un’appendice documentaria che contribuiscono ad approfondire ulteriormente la ricostruzione storica narrata nel volume, la quale consegna alla memoria collettiva le vicende poco conosciute di un Istituto che, nell’arco di sessant’anni, ha accolto, curato e formato migliaia di bambini in condizioni di svantaggio e fragilità.