Una famiglia di Ranica ha vissuto la storia dell’oratorio locale dalla sua fondazione, nato come “luogo di speranza per i giovani”.
“Il Canto di Natale” è un celebre e amato racconto natalizio di Charles Dickens, scritto nel 1843 e tra le sue opere di maggior successo.
Una famiglia di Ranica ha vissuto la storia dell’oratorio locale dalla sua fondazione, nato come “luogo di speranza per i giovani”.
La storia biblica di Giuseppe narra di un doppio viaggio: fisico in Egitto e interiore verso umiltà e perdono. Centrale è la sua forte speranza: nella realizzazione dei sogni, nella liberazione dalla prigionia, nell’aiuto al popolo egiziano e nella riconciliazione familiare.
Una famiglia di Ranica ha vissuto la storia dell’oratorio locale dalla sua fondazione, nato come “luogo di speranza per i giovani”.
La storia biblica di Giuseppe narra di un doppio viaggio: fisico in Egitto e interiore verso umiltà e perdono. Centrale è la sua forte speranza: nella realizzazione dei sogni, nella liberazione dalla prigionia, nell’aiuto al popolo egiziano e nella riconciliazione familiare.
Peter Pan e i pellegrini di speranza sono accomunati da una profonda spinta idealistica. Peter anela all’eterna infanzia nel fantastico rifugio di Neverland, mentre i pellegrini cercano una meta fisica o spirituale, mossi dalla speranza. Entrambi i loro percorsi si configurano come metafore di una ricerca che trascende la realtà quotidiana. La loro motivazione intrinseca è il desiderio di raggiungere qualcosa di più grande: per Peter, l’eterna fanciullezza; per i pellegrini, la realizzazione della fede o della speranza.