Immaginare la Pace. Ingresso Libero. Cassone del Cielo

venerdì 5 Aprile

15 artisti in 15 chiese.
L’artista Marta Testa nel Tempio dei Caduti di San Pellegrino Terme.

La canzone d’autore sa immaginare il cielo in una stanza; l’immaginazione degli artisti sa far vedere il cielo in un cassone, conservato in una teca come una reliquia d’altri tempi, che le città si contendevano come talismano del benessere comune e garanzia della pace civica. Di cieli inscatolati se ne vedono molti, per la verità, per lo più incorniciati negli schermi dei televisori, dei cinema, dei devices che sono le nostre nuove finestre sul mondo: qualcuno potrà ricordarsi dello storico screen saver di windows col cielo nero trapuntato di stelle fatte a puntini che venivano incontro a velocità sempre più alta; da allora i poteri della simulazione sono diventati talmente vasti da creare, senza più bisogno di ispirarsi a quelli veri, cieli nuovi e terre nuove, più reali di quelli reali. Ma questo cielo di Marta Testa non è la trasfigurazione iper-realistica di un cielo passato a miglior vita nella sua rappresentazione digitale; esso è piuttosto un ricordo, una reminiscenza, una memoria che i cieli veri possono lasciare nello sguardo di chi rispetta la loro profonda vastità, e mediante un’opera fatta con le mani prova a rendere visibile quello ha dato sostanza in quello sguardo. Nuvole di tulle blu tinto a mano e tinto industrialmente trasmettono il bagliore di 3000 luci led imprigionate, come lucciole in una notte d’estate, dentro un cassone di plexiglass che contiene tutto come un grande acquario. Non c’è nessuna intenzione di realismo, nessuna volontà di imitare la gloria di certe vastità cosmiche, infinite e terrificanti; questa teoria di stelle raccolte nella loro teca trasparenza sono il frutto di un atto interiore, dell’atto umano per eccellenza, che è quello di desiderio, che come tutti sanno, etimologicamente, viene proprio dalle stelle: de-siderare, mancare della stella che illumina, che la luce che orienta, del bagliore che anima. Per questo le stelle, anche per l’umano scolarizzato e scientificamente dotto della società secolare, restano collegate ai desideri, come nella notte di san Lorenzo, rito scherzoso ma anche molto serio. Marta Testa collega le sue stelle al desiderio di pace che non si sa rivolgere che alle stelle in tempi in cui gli esseri umani, e la loro storia convulsa, non sono capaci di custodirla. «La legge morale dentro di noi, il cielo stellato sopra di noi», recita una frase di Kant citata a memoria fin da quando si va al liceo. Quando dentro di noi, noi umani, la legge morale vacilla, trascinata nelle convulsioni di un mondo consacrato all’utile e al dilettevole, non resta che avvicinare il più possibile il cielo stellato che sta sopra di noi. Il cassone del cielo di Marta Testa non è il vasetto dove i bambini di una volta imprigionavano delle lucciole, e nemmeno uno di quegli acquari che nei ristoranti tengono vivi i pesci destinati alla cucina; ma una specie di moderno ex-voto, di quelli con cui tanto tempo fa le persone ringraziavano o chiedevano, per essere guariti o per guarire, per quel che avevano avuto o per quello che speravano. Ricordo di desideri umani di pace proiettati all’intercessione delle stelle, questa opera ci riporta a quei gesti tradizionali, e li rinnova in modo anche molto commovente.

Progetto a cura di Giovanna Brambilla e Giuliano Zanchi

Orario visite: tutti i giorni  08.00 – 18.00. Visite sospese durante la messa feriale delle ore 17.00.

L’evento fa parte del progetto Immaginare la pace.
Per saperne di più: Immaginare la pace – Settimane della Cultura (diocesibg.it)

 

05/04/2024 08:00
19/05/2024 18:00
Installazioni arte contemporanea
Viale della Vittoria, San Pellegrino Terme
San Pellegrino Terme
Lombardia
Italia
Viale della Vittoria, San Pellegrino Terme